Sudan: nuovo sciopero generale il 14. Verso la repressione

di Raffaele Masto

Le Forze per la Libertà e il Cambiamento, la coalizione che racchiude le sigle dell’opposizione e della società civile in Sudan, hanno annunciato nuove proteste e un altro sciopero generale il prossimo 14 luglio qualora il Consiglio militare di transizione non ceda il potere ad autorità civili in tempi rapidi. È quanto si legge in un comunicato diffuso dalle Forze per la Libertà e il Cambiamento, che ha invitato il Consiglio a consegnare immediatamente il potere a un’autorità transitoria a guida civile composta da un Consiglio sovrano, un Consiglio dei ministri con pieni poteri esecutivi e un’Assemblea legislativa.

In una dichiarazione distinta, l’opposizione ha inoltre chiesto la formazione di una commissione indipendente sotto la supervisione delle Nazioni Unite per indagare sull’uccisione di civili nel Paese dopo la destituzione del presidente Omar al-Bashir, lo scorso 11 aprile.

Stando però al quotidiano Sudan Tribune, il Consiglio militare ha già respinto le proposte dell’opposizione e intende fin da ora assumere la presidenza del Consiglio sovrano durante il periodo di transizione. Il Consiglio militare ha anche respinto la proposta di alternare ogni 18 mesi la leadership della presidenza collettiva con le Forze per la Libertà e il Cambiamento, come proposto dai mediatori dell’Unione Africana e dell’Autorità intergovernativa per lo sviluppo (Igad, organismo regionale).

Dunque in Sudan, nonostante il partecipatissimo sciopero generale terminato due giorni fa, e nonostante gli almeno dieci morti, si continua ad andare verso uno scontro frontale e una violenta repressione di piazza delle Forze per la Libertà e il Cambiamento.

(Raffaele Masto – Buongiorno Africa)

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