“Salviamoci insieme”: l’appello degli “ultimi” del mondo

di Marco Trovato

Solo se si guarda il mondo dalla prospettiva dei Paesi più fragili e dei loro cittadini si capisce veramente quali dinamiche lo muovano. Con questo spirito si sono radunati per cinque giorni a Reggio Calabria i rappresentanti degli ultimi 20 Paesi del Pianeta per reddito e sviluppo. “Attenzione, Paesi non “poveri”, ma “impoveriti” da conflitti etnici, guerre, sfruttamento senza limiti delle loro risorse umane e naturali”, hanno tenuto a precisare i promotori. Una kermesse intensa di incontri, dibattiti, mostre, conferenze che ha visto la partecipazione di centinaia di attivisti, rappresentanti delle diaspore, intellettuali, sindaci, studiosi, artisti, animatori sociali, donne e uomini di cultura. Accorsi da ogni dove per discutere, confrontarsi, progettare un futuro diverso.

Ecco l’appello-dichiarazione finale dell’evento dei rappresentanti di Afghanistan, Burkina Faso, Burundi, Repubblica Centrafricana, Ciad, Repubblica Democratica del Congo, Eritrea, Etiopia, Gambia, Guinea Bissau, Libano, Liberia, Malawi, Mali, Mozambico, Niger, Sierra Leone, Somalia, Sud Sudan e Yemen.

The Last 20 (che proseguirà dopo l’estate a Roma e Milano) si tiene nell’anno in cui l’Italia ha assunto il ruolo di presidente del G20, il forum internazionale dei Paesi più ricchi e potenti del mondo, che rappresentano quasi il 90% del Pil mondiale e contano il 65% della popolazione.

«È evidente – spiegano gli organizzatori di The Last 20 – che una larga fetta, circa il 35% della popolazione mondiale, quella che vive le peggiori condizioni di povertà ed emarginazione, non viene presa in considerazione. Noi pensiamo che questo non solo non sia giusto, ma impedisca di affrontare e risolvere le grandi sfide del nostro tempo: la fame, le crescenti disuguaglianze tra i molto ricchi e i tantissimi poveri, i danni provocati dal mutamento climatico, la riduzione delle risorse naturali essenziali, il proliferare di guerre locali e la corsa agli armamenti delle grandi potenze».

Tra i promotori: Comune e Città metropolitana di Reggio Calabria, Federazione delle diaspore africane in Italia, Focsiv, Fondazione Terre des Hommes (Italia), Mediterranean Hope, Re.Co.Sol. (Rete Comuni solidali), Fondazione Casa della Carità (Milano), Parco Ludico Tecnologico Ecolandia, Rivista Africa e Nigrizia.

Sul sito il programma completo.

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