ottobre, 2023
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novembre
03novTutto il giornoSan Martino de Porres1639

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† 1639. Peruviano, fratello cooperatore domenicano, detto “Frate Scopa”, o anche “il cane mulatto” perché di madre nera e figlio illegittimo di un nobile spagnolo. In occasione di una peste
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† 1639. Peruviano, fratello cooperatore domenicano, detto “Frate Scopa”, o anche “il cane mulatto” perché di madre nera e figlio illegittimo di un nobile spagnolo. In occasione di una peste si distingue per lo zelo. A Lima fonda un collegio per i bambini poveri.
«Sosteneva, per quanto era in suo potere, i contadini, i neri e i mulatti, allora considerati cosa spregevole». (Papa Giovanni XXIII)
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06novTutto il giornoSchiavi brasiliani liberati per combattere1866

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1866. Il decreto n. 3275 dell’Impero del Brasile stabilisce la liberazione degli schiavi disposti a difendere il Paese nella guerra contro il Paraguay. «Il governo annunciò ai presidenti delle province una
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1866. Il decreto n. 3275 dell’Impero del Brasile stabilisce la liberazione degli schiavi disposti a difendere il Paese nella guerra contro il Paraguay.
«Il governo annunciò ai presidenti delle province una nova idea: risolvere il difficile problema dell’emancipazione dalla schiavitù in Brasile con l’acquisto di schiavi per la guerra. Il governo prometteva buoni prezzi e titoli nobiliari ai padroni che presentassero più liberti. Gli schiavi erano venduti all’asta e pagati con crediti dello Stato. Anche lo schiavo comprese che andare in guerra era la speranza di giorni migliori, di un pane meno amaro». (Marcelo Santos Rodrigues, storico brasiliano)
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07novTutto il giornoIncidente di Fascioda1898

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1898. Viene sventata una guerra tra Francia e Gran Bretagna dopo che truppe dei rispettivi Paesi si erano fronteggiate nei pressi di Fascioda (l’odierna Kodok, in Sud Sudan). Là s’incrociavano
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1898. Viene sventata una guerra tra Francia e Gran Bretagna dopo che truppe dei rispettivi Paesi si erano fronteggiate nei pressi di Fascioda (l’odierna Kodok, in Sud Sudan). Là s’incrociavano le rispettive traiettorie di espansione coloniale: est-ovest quella francese, nord-sud quella inglese, con “vittoria” di quest’ultima. Fu un momento topico dello scramble for Africa innescato dalla Conferenza di Berlino del 1884-85.
«Intanto dall’Uganda una ferrovia si stava spingendo verso il Nord, e qualcuno incominciava a sognare di unire il Capo al Cairo attraversando una catena di territori tutti soggetti al controllo britannico. Contemporaneamente, però, i francesi accarezzavano un progetto che avrebbe certo impedito la realizzazione di quello inglese: cioè il completamento di un’ininterrotta cintura di possedimenti francesi che si estendesse da Dakar al Golfo di Aden, dal bacino del Congo e dall’Africa occidentale alle sorgenti del Nilo e di là più a oriente, all’Abissinia e alla Somalia. A completare entrambi i piani mancava soltanto il territorio compreso fra il limite sud del potere effettivo egiziano nel Sudan e il limite nord della colonia britannica dell’Uganda.
Il centro principale di questa regione contesa era Fascioda, una fortezza ridotta in pessime condizioni, ma che assicurava il controllo sull’intero corso del Nilo, indispensabile all’esistenza stessa dell’Egitto.
Nel 1897 incominciò la grande corsa verso questo nodo essenziale. I francesi erano comandati dal capitano Jean-Baptiste Marchand, un esploratore e un soldato poco più che trentenne e un deciso nemico del colonialismo inglese. La sua marcia attraverso l’Africa nera, portandosi appresso smontato un piroscafo, il Faidherbe, che contava di rimontare appena arrivato al Nilo, era già in sé stessa un’avventura epica…». (David Thomson, Storia d’Europa dalla Rivoluzione francese ai giorni nostri, Feltrinelli
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09novTutto il giornoMiriam Makeba2008

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† 2008. Muore di infarto a Castel Volturno, a conclusione di un concerto «contro la camorra» (che due mesi prima aveva ucciso sei africani innocenti), la cantante sudafricana nata nel
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† 2008. Muore di infarto a Castel Volturno, a conclusione di un concerto «contro la camorra» (che due mesi prima aveva ucciso sei africani innocenti), la cantante sudafricana nata nel 1932 che aveva dato voce alla lotta contro l’apartheid e alla sete di libertà del continente africano. Era stata anche moglie di Stokely Carmichael, leader afroamericano delle Pantere Nere.
«Un nuovo giorno sorge sulla nostra terra / Respirare la vita per la creazione dell’uomo / Tesori di bellezza dati per tutto il sogno africano / che tocca l’anima di tutta la nostra patria, la nostra casa. / Non sai che la casa è dove giace il mio cuore?» (Miriam Makeba, Africa, Is Where my HeartLies)
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10novTutto il giornoI primi marrons della Riunione1663

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1663. Sbarca dal Saint-Charles sull’isola di Bourbon (oggi Riunione) il primo residente stabile, il francese Louis Payen, con dieci schiavi malgasci, fra cui tre sorelle, che fuggiranno subito dopo dandosi
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1663. Sbarca dal Saint-Charles sull’isola di Bourbon (oggi Riunione) il primo residente stabile, il francese Louis Payen, con dieci schiavi malgasci, fra cui tre sorelle, che fuggiranno subito dopo dandosi al marronnage (alla fuga) per un paio d’anni. Nel 1779, anno della sventata rivolta di Pentecoste nella cittadina di Saint-André, nell’isola francese ci saranno sei schiavi ogni dieci abitanti.
«I neri erano fuggiti verso la montagna dopo aver fallito una congiura per uccidere i due francesi. Furono inviati sei soldati con un ufficiale per tentare di ritrovarli, ma persero solo tempo e tornarono indietro non senza avere prima devastato delle coltivazioni che i neri avevano fatto. Questi fecero ritorno più tardi, sulla parola che non avrebbero subito alcun castigo». (François Martin, fondatore della colonia francese di Pondicherry, India)
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11novTutto il giornoSan Menna309

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Secondo una tradizione, Menna (o Mena, o Mina) era un soldato e disertò in tempo di persecuzione facendosi eremita. Quel che è certo è che era egiziano e che subì
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Secondo una tradizione, Menna (o Mena, o Mina) era un soldato e disertò in tempo di persecuzione facendosi eremita. Quel che è certo è che era egiziano e che subì il martirio durante la persecuzione di Diocleziano, probabilmente nel 309. Una celebre icona del VII secolo (“icona dell’amicizia”) lo raffigura insieme a Cristo. È il santo più popolare della Chiesa copta ortodossa (che ne fa memoria il 24 novembre).
«Il suo corpo fu riscoperto dalla figlia dell’imperatore Zenone, che fu guarita dalla sua malattia quando si fermò e dormì in quel posto. In suo onore, sulla riva del lago Mareotis, Zenone eresse un santuario che ben presto divenne meta di grandi flussi di pellegrinaggi. Negli anni Sessanta del secolo scorso Papa Cirillo Sesto edificò un grande monastero col nome di San Mena nel deserto di Maryot». (Dal sito della Diocesi Copta Ortodossa di Milano)
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16novTutto il giornoLeone Jacovacci1983

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† 1983. Boxer italiano “ma” di madre congolese (e faticò non poco per ottenere la cittadinanza), campione europeo dei pesi medi nel 1928. Dopo il suo exploit, Mussolini volle cancellare
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† 1983. Boxer italiano “ma” di madre congolese (e faticò non poco per ottenere la cittadinanza), campione europeo dei pesi medi nel 1928. Dopo il suo exploit, Mussolini volle cancellare il nero di Roma “sostituendolo” con Carnera. Su di lui è uscito quest’anno un documentario, Il pugile del Duce, dopo un libro del 2008 di Mauro Valeri: Nero di Roma. Storia di Leone Jacovacci, l’invincibile mulatto italico (Palombi).
«Il primo censimento dei neri in Italia avvenne nel 1938, se ne contarono 78, anche se erano molti di più, perché non si capiva bene chi dovesse essere contato; la legge dichiaratamente contro i meticci, p1983ensata per le colonie, viene promulgata solo nel 1940 e stabilisce che il figlio di un genitore italiano e uno indigeno acquisisce solo la cittadinanza del secondo; una clausola di questa legge però precisa che i meticci nati prima del 1940 sono da considerarsi “ariani”: questo ci dice che prima di tale anno in Italia vi era una presenza non indifferente di meticci che dovevano essere in qualche modo salvaguardati. Jacovacci, nato nel 1902, costituisce un problema già nel 1928 perché arriva alla popolarità (grazie anche al “pregiudizio positivo” sui neri che caratterizza l’ambiente del pugilato: potenza, resistenza, forza bruta…) e mette in imbarazzo il regime che preferisce rispecchiarsi in campioni meno problematici: i bianchi Bosisio prima e Carnera poi». (Tony Saccucci, regista di Il pugile del Duce)
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17novTutto il giornoCanale di Suez1869

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1869. Viene aperto alla navigazione. È legato ai nomi dell’ingegner Luigi Negrelli e del presidente della Società di Studi del Canale, Ferdinand-Marie de Lesseps. «La grande opera, passaggio strategico dell’economia mondiale
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1869. Viene aperto alla navigazione. È legato ai nomi dell’ingegner Luigi Negrelli e del presidente della Società di Studi del Canale, Ferdinand-Marie de Lesseps.
«La grande opera, passaggio strategico dell’economia mondiale e nodo geopolitico, fu al “tempo dell’imperialismo” sigillo e garanzia del potere anglo-francese sul Levante e sul Mediterraneo. Per l’Egitto, espropriato e umiliato, il canale divenne il simbolo del proprio riscatto, una lunga battaglia vinta da Nasser nel 1956 e consolidata dai suoi successori. Per l’Italia, “minore tra le potenze maggiori”, l’idrovia fu cruccio, ambizione, obiettivo e infine, grazie a Enrico Mattei, occasione di incontro. Suez, quindi, come cartina tornasole per interpretare il “great game” mediterraneo». (Marco Valle, Suez. Il canale, l’Egitto e l’Italia. Da Venezia a Cavour, da Mussolini a Mattei, 2018)
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18novTutto il giornoAnthologie de la nouvelle poésie nègre et malgache de langue française1948

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1948. Viene pubblicata, a cura di Léopold Sédar Senghor, l’antologia lirica che diverrà ben presto il manifesto della Negritudine. È introdotta dal saggio di Jean-Paul Sartre Orfeo nero. «La mia negritudine
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1948. Viene pubblicata, a cura di Léopold Sédar Senghor, l’antologia lirica che diverrà ben presto il manifesto della Negritudine. È introdotta dal saggio di Jean-Paul Sartre Orfeo nero.
«La mia negritudine non è una torre né una cattedrale
essa si tuffa nella carne rossa del sole.
Si tuffa nella carne ardente del cielo
squarcia la prostrazione opaca con la dritta pazienza».
(Aimé Césaire)
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20novTutto il giornoGiornata dell'Industrializzazione dell'Africa

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Giornata odierna adottata dall’Assemblea generale dell’Onu nel 1989. «Per la prima volta [nel 2017] il G20 ha inserito in agenda l’industrializzazione dell’Africa – e di tutti i Paesi meno sviluppati. Anche
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Giornata odierna adottata dall’Assemblea generale dell’Onu nel 1989.
«Per la prima volta [nel 2017] il G20 ha inserito in agenda l’industrializzazione dell’Africa – e di tutti i Paesi meno sviluppati. Anche l’Agenda 2063 dell’Unione Africana appoggia questo impegno. La recente risoluzione dell’Assemblea generale Onu che dichiara il 2016-2025 il Terzo decennio di sviluppo industriale per l’Africa rappresenta un’altra spinta in questa direzione. L’organizzazione che rappresento, la UN Industrial Development Organization (Unido), ha il compito di rendere operativa e guidare l’implementazione del programma concomitante, anche mobilitando le risorse necessarie». (Li Yong, direttore generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale)
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Tutto il giorno (Lunedì)
21novTutto il giornoSeydou Keïta2001

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† 2001. Con Malick Sidibé formò la coppia di fotografi-artisti maliani (lui di giorno, Sidibé di notte) che costruì l’immaginario della Bamako principalmente degli anni Sessanta e Settanta. «Elegantissimo artista maliano
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† 2001. Con Malick Sidibé formò la coppia di fotografi-artisti maliani (lui di giorno, Sidibé di notte) che costruì l’immaginario della Bamako principalmente degli anni Sessanta e Settanta.
«Elegantissimo artista maliano che ha saputo rendere il gioco grafico dei tessuti africani e cogliere in un solo attimo, quello giusto, la presenza dei suoi modelli, i clienti che desiderava anzitutto soddisfare. Keïta infatti lavorava solo con la luce naturale e, per ragioni di risparmio, di ogni soggetto faceva un solo scatto, che doveva per forza essere quello giusto. L’unicità del suo lavoro e l’originalità del suo punto di vista lo hanno reso il fotografo ufficiale del Mali indipendente». (Christian Caujolle, fotografo, fondatore dell’Agence Vu)
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22novTutto il giornoCarlos Cardoso2000

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† 2000. Giornalista portoghese, aveva optato per la nazionalità mozambicana al momento dell’indipendenza. Ideatore del primo quotidiano via fax della storia, viene assassinato a Maputo mentre investigava su scandali finanziari.
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† 2000. Giornalista portoghese, aveva optato per la nazionalità mozambicana al momento dell’indipendenza. Ideatore del primo quotidiano via fax della storia, viene assassinato a Maputo mentre investigava su scandali finanziari. Allo speaker radiofonico, Custódio Rafael, che per primo dà la notizia, verrà tagliata la lingua.
«I responsabili di questa morte sono coloro che si arricchiscono a qualsiasi costo alle spalle di chiunque, accumulando fortune con ogni sorta di traffici. E agiscono sotto lo sguardo passivo di chi dovrebbe garantire l’ordine e combattere questa barbarie». (Mia Couto, scrittore mozambicano)
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24novTutto il giornoJean-Mohammed Abd-el-Jalil1979

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† 1979. Marocchino, francescano, sostenitore del dialogo islamo-cristiano, uomo “di due fedeltà”. «Il suo libro Aspects intérieurs de l’Islam [1949] per molti cristiani della mia generazione è stato il testo che
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† 1979. Marocchino, francescano, sostenitore del dialogo islamo-cristiano, uomo “di due fedeltà”.
«Il suo libro Aspects intérieurs de l’Islam [1949] per molti cristiani della mia generazione è stato il testo che ci ha introdotti a una scoperta rispettosa e spirituale dei valori profondi dell’Islam». (Henri Teissier, arcivescovo emerito di Algeri)
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25novTutto il giornoBirago Diop1989

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† 1989. Poeta e narratore senegalese, autore dei Racconti di Amadou-Koumba. «I morti non sono morti Ascolta più spesso ciò che vive ascolta la voce del fuoco ascolta la voce dell’acqua
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† 1989. Poeta e narratore senegalese, autore dei Racconti di Amadou-Koumba.
«I morti non sono morti
Ascolta più spesso ciò che vive
ascolta la voce del fuoco
ascolta la voce dell’acqua
e ascolta nel vento
i singhiozzi della boscaglia:
sono il soffio degli antenati.
I morti esistono,
essi non sono mai partiti,
sono nell’ombra che s’illumina,
e nell’ombra che scende
nella profonda oscurità.
Sono nell’albero minaccioso
e nel bosco che geme,
sono nell’acqua che scorre,
sono nell’acqua stagnante,
sono nelle capanne,
sono nelle piroghe.
I morti non sono morti».
(Birago Diop)
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Tutto il giorno (Sabato)
26novTutto il giornoCharles Lavigerie1892

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† 1892. Muore l’arcivescovo di Algeri e cardinale, fondatore dei Padri Bianchi e delle Suore Bianche. Memorabile la sua lotta alla schiavitù in Africa, tramite anche la sensibilizzazione dell’opinione pubblica
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† 1892. Muore l’arcivescovo di Algeri e cardinale, fondatore dei Padri Bianchi e delle Suore Bianche. Memorabile la sua lotta alla schiavitù in Africa, tramite anche la sensibilizzazione dell’opinione pubblica europea.
«Per riuscire a trasformare l’Africa, la prima condizione è di educare gli africani in modo tale da lasciarli veramente africani». (Ch. Lavigerie)
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28novTutto il giornoIndipendenza della Mauritania1960

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1960. Dalla Francia. «Durante la penetrazione coloniale, gli arabo-berberi firmarono coi colonizzatori francesi trattati che contenevano clausole non scritte ma vincolanti, tali da assicurare loro un’abbondante manodopera servile. E dopo l’indipendenza
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1960. Dalla Francia.
«Durante la penetrazione coloniale, gli arabo-berberi firmarono coi colonizzatori francesi trattati che contenevano clausole non scritte ma vincolanti, tali da assicurare loro un’abbondante manodopera servile. E dopo l’indipendenza della Mauritania, nel 1960, le stesse élite arabo-berbere hanno ereditato lo Stato post-coloniale dalla Francia, conservando la schiavitù nonostante la promulgazione di costituzioni e leggi che si dicevano egualitarie. L’articolo 2 della legge dell’81 che aboliva la schiavitù recita: “Lo Stato risarcirà gli aventi diritto”, ovvero i padroni degli schiavi, ai quali si è promessa una contropartita per l’abolizione. Dunque questa abolizione paradossalmente è stata un riconoscimento di fatto della legittimità della schiavitù in Mauritania». (Emanuela Stella, La Repubblica, 22/12/2010)
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Tutto il giorno (Martedì)
29novTutto il giornoPapa Francesco a Bangui2015

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2015. Il pontefice apre la Porta santa della cattedrale di Bangui a conclusione del suo primo viaggio in Africa, inaugurando così – per la prima volta fuori Roma – il
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2015. Il pontefice apre la Porta santa della cattedrale di Bangui a conclusione del suo primo viaggio in Africa, inaugurando così – per la prima volta fuori Roma – il Giubileo straordinario della Misericordia.
«L’Anno Santo arriva in anticipo a questa terra che soffre la guerra, l’odio, l’incomprensione, la mancanza di pace. Chiediamo pace e riconciliazione per tutti i Paesi in guerra. A tutti quelli che usano ingiustamente le armi di questo mondo, io lancio un appello: deponete questi strumenti di morte». (Papa Francesco)
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Tutto il giorno (Mercoledì)
30novTutto il giornoRichard Wright1960

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† 1960. Nato in una piantagione del Mississippi, è diventato, con Ragazzo negro, il più celebre romanziere nero americano. «Non mi era mai capitato di ritenermi in qualche modo un essere
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† 1960. Nato in una piantagione del Mississippi, è diventato, con Ragazzo negro, il più celebre romanziere nero americano.
«Non mi era mai capitato di ritenermi in qualche modo un essere inferiore. E mai nessun insulto sgorgato dalle labbra dei bianchi del Sud mi aveva fatto veramente dubitare del valore della mia umanità». (R. Wright)
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Tutto il giorno (Giovedì)
1
ottobre
01ottTutto il giorno31Black History Month (Gran Bretagna)

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Inizia il “Mese della Storia Nera”, lanciato (1987) dal ghanese Akyaaba Addai-Sebo guardando all’omonima iniziativa negli Usa e con speciale attenzione al mondo della scuola. Sull’apposito sito, risorse e
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Inizia il “Mese della Storia Nera”, lanciato (1987) dal ghanese Akyaaba Addai-Sebo guardando all’omonima iniziativa negli Usa e con speciale attenzione al mondo della scuola. Sull’apposito sito, risorse e iniziative in programma.
«Tu sei quello che fai di te stesso, non quello che gli altri fanno di te». (Proverbio swahili)
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ottobre 1 (Domenica) - 31 (Martedì)
02ottTutto il giornoIndipendenza della Guinea1958

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1958. Dalla Francia, con uno strappo da Parigi, dopo che il nuovo presidente Sékou Touré ha platealmente rifiutato l’invito di De Gaulle a far parte della Comunità Franco-Africana come Stato
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1958. Dalla Francia, con uno strappo da Parigi, dopo che il nuovo presidente Sékou Touré ha platealmente rifiutato l’invito di De Gaulle a far parte della Comunità Franco-Africana come Stato autonomo.
«Non esiste dignità senza libertà. Noi preferiamo la libertà nella povertà, alla ricchezza nella schiavitù». (Sékou Touré)
Foto: Sékou Touré e il generale Charles De Gaulle
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Tutto il giorno (Lunedì)
03ottTutto il giornoNaufragio di Lampedusa2013

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2013. A poche miglia dal porto di Lampedusa, un peschereccio si rovescia, provocando la morte per annegamento di almeno 368 migranti, in massima parte provenienti dall’Eritrea. Il 3 ottobre è
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2013. A poche miglia dal porto di Lampedusa, un peschereccio si rovescia, provocando la morte per annegamento di almeno 368 migranti, in massima parte provenienti dall’Eritrea. Il 3 ottobre è stato dichiarato dal Parlamento Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione.
«Ho visto le immagini del naufragio all’isola dei Conigli e sono rimasto senza parole. Silenzio. Solo il respiro dei sommozzatori. E poi corpi ovunque. Incastrati nell’imbarcazione. Seduti, sdraiati. Sembra una scena irreale. E poi due corpi abbracciati. Due corpi che nella disperazione si sono stretti l’uno all’altro per darsi coraggio, per sperare forse in una salvezza possibile. Come i corpi di Pompei, pietrificati e abbracciati. Senza scampo. […] E l’unica cosa che chi ci governa è in grado di fare è richiamare ogni volta l’Europa alle proprie responsabilità. È dire “questo è un problema che riguarda anche voi”. Errore: questo non è un problema, ma una questione che l’Italia ha affrontato nel modo peggiore, da sempre. In Italia a dettare legge in materia di immigrazione sono state le forze politiche più becere, ignoranti e razziste e su questo l’Europa non ha nessuna responsabilità. Queste morti pesano anche e soprattutto sulle loro coscienze». (Roberto Saviano)
Foto: End of Dreams, il gruppo di 48 statue di Nikolaj Bendix Skyum Larsen, temporaneamente collocate sul fondale di Pizzo Calabro, in memoria dei migranti vittima del mare.
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Tutto il giorno (Martedì)
04ottTutto il giornoEmmanuel Kataliko2000

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† 2000. Arcivescovo di Bukavu (Rd Congo) e in precedenza per trentun anni vescovo di Butembo-Béni, muore a Roma durante la XII assemblea del Secam, l’organismo che raggruppa le Conferenze
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† 2000. Arcivescovo di Bukavu (Rd Congo) e in precedenza per trentun anni vescovo di Butembo-Béni, muore a Roma durante la XII assemblea del Secam, l’organismo che raggruppa le Conferenze episcopali africani. Da sette mesi era costretto all’esilio dalla fazione filo-ruandese che controllava il Kivu.
«Dopo quasi 34 anni di servizio pastorale come vescovo della Chiesa del Congo, in questo Kivu un tempo pacifico, sono oggetto di accuse gratuite e sbalorditive che hanno a che vedere unicamente con la cattiva fede e la manipolazione ideologica perversa di coloro che, come si suole dire, per cercare di annegare il loro cane lo accusano di essere rabbioso. Per il momento, quindi, sono la mia storia personale, il mio impegno pastorale e la coesione interetnica della diocesi di Butembo-Béni che sembrano essere i maggiori ostacoli al progetto dell’Rcd/Goma» [la formazione armata banyamulenge capeggiata da Émile Ilunga]. (E. Kataliko)
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Tutto il giorno (Mercoledì)
05ottTutto il giornoI vescovi africani a Gorée2003

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2003. I vescovi del Secam, l’organismo che raggruppa le Conferenze episcopali africani, durante un pellegrinaggio penitenziale all’isola di Gorée (Senegal) – dove furono imbarcati migliaia di schiavi per l’America –
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2003. I vescovi del Secam, l’organismo che raggruppa le Conferenze episcopali africani, durante un pellegrinaggio penitenziale all’isola di Gorée (Senegal) – dove furono imbarcati migliaia di schiavi per l’America – autodenunciano la complicità della Chiesa e dell’Africa stessa nello schiavismo, ed esortano a condannare le nuove forme di commercio umano e di razzismo. Non rimane nell’oblio anche la tratta transahariana, di responsabilità araba.
«Per lungo tempo ha regnato la legge del silenzio sulla tratta negriera e la schiavitù. La Chiesa ha taciuto troppo a lungo. Quando, all’avvicinarsi del Grande Giubileo, papa Giovanni Paolo II ha di nuovo rotto il silenzio con un’iniziativa pastorale di alto significato che lo ha portato a Gorée, un nuovo silenzio di piombo ha poi ricoperto l’innominato olocausto della tratta negriera. Abbiamo dovuto attendere undici anni perché i vescovi dell’Africa adottassero la stessa iniziativa pastorale. Si è realizzata a Goréé nell’ottobre del 2003. Si è trattato, in certo qual modo, della prima presa di posizione ufficiale della Chiesa del continente vittima della tratta». (Barthélémy Adoukonou, segretario generale del Secam)
Foto: la Maison des Esclaves sull’isola di Gorée
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Tutto il giorno (Giovedì)
06ottTutto il giornoMongo Beti2001

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† 2001. Lo scrittore camerunese (vero nome: Alexandre Biyidi Awala) autore – tra le altre, numerose opere di narrativa e saggistica – del caustico romanzo anticoloniale Le Pauvre Christ de
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† 2001. Lo scrittore camerunese (vero nome: Alexandre Biyidi Awala) autore – tra le altre, numerose opere di narrativa e saggistica – del caustico romanzo anticoloniale Le Pauvre Christ de Bomba (1956; di suo, Feltrinelli pubblicò nel 1958 Il re miracolato) e del pamphlet Main basse sur le Cameroun. Critico verso il potere che si affermò nel suo Paese con l’indipendenza nazionale, si vede costretto a 32 anni di esilio.
«Gli eroi di Mongo Beti falliscono tutti. Nutrono ambiziosi progetti che non arrivano a mettere in opera. Sono velleitari, inefficaci. Un’analisi delle condizioni della società coloniale inciterebbe volentieri a dare a questa inefficacia una spiegazione determinista. E il pessimismo dell’opera si collocherebbe allora nettamente nella logica del suo creatore, la cui visione del mondo qual è rivelata dai romanzi e articoli politici è abitualmente cupa e generalmente sfocia nella catastrofe». (Thomas Melone, critico letterario camerunese)
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07ottTutto il giornoPio II condanna ufficialmente la schiavitù1462

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1462. All’inizio della tratta in Europa, il pontefice definisce la schiavitù magnum scelus (“enorme crimine”) e ordina ai vescovi di colpire con le censure ecclesiastiche quanti la praticano. «Era giunta voce
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1462. All’inizio della tratta in Europa, il pontefice definisce la schiavitù magnum scelus (“enorme crimine”) e ordina ai vescovi di colpire con le censure ecclesiastiche quanti la praticano.
«Era giunta voce che i capi di quelle spedizioni, sebbene cristiani, avessero abusato delle armi e dell’ingegno per imporre la schiavitù a popoli inoffensivi […] Pio II, senza alcun indugio, scrisse una lettera al vescovo di Rubio per biasimare e condannare tanta malvagità». (Leone XIII, enciclica In plurimis)
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08ottTutto il giornoL’Africa a Francoforte1980

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1980. Alla più antica e importante Fiera del Libro del mondo è ospite d’onore, per la prima volta, l’editoria africana. «La lingua francese è una bellissima donna, e io ne farò
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1980. Alla più antica e importante Fiera del Libro del mondo è ospite d’onore, per la prima volta, l’editoria africana.
«La lingua francese è una bellissima donna, e io ne farò tutti i bastardi che vorrò. La lingua del colonizzatore è un sale con il quale non voglio accecarmi, ma dare sapore al mio cibo». (Edouard Maunick, poeta mauriziano)
Foto: il poeta sudafricano James Matthews, uno degli autori del continente presenti alla Buchmesse di Francoforte
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10ottTutto il giornoGiornata Mondiale contro la Pena di Morte

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Lanciata nel 2003 per iniziativa della Coalizione mondiale contro la pena di morte (Wcadp). 21 Paesi africani su 54 l’hanno abolita (il Burkina Faso nel 2018); altri 26 sono considerati
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Lanciata nel 2003 per iniziativa della Coalizione mondiale contro la pena di morte (Wcadp). 21 Paesi africani su 54 l’hanno abolita (il Burkina Faso nel 2018); altri 26 sono considerati abolizionisti de facto (da almeno dieci anni non hanno più fatto esecuzioni). L’Africa nel complesso ne esce bene.
«È davvero il momento che il resto del mondo segua la direzione di questi Stati africani e consegni questa abominevole punizione ai libri di storia» (Salil Shetty, già segretario generale di Amnesty International)
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Tutto il giorno (Martedì)
12ottTutto il giornoSimon Kimbangu1951

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† 1951. Profeta, leader religioso e nazionalista nel Congo Belga, fondatore di quella che verrà chiamata “Chiesa di Gesù Cristo sulla terra per mezzo del profeta Simon Kimbangu”, accolta nel
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† 1951. Profeta, leader religioso e nazionalista nel Congo Belga, fondatore di quella che verrà chiamata “Chiesa di Gesù Cristo sulla terra per mezzo del profeta Simon Kimbangu”, accolta nel 1969 in seno al Consiglio Ecumenico delle Chiese. Condannato all’ergastolo, muore dopo 30 anni di carcere.
«È morto in prigione cosciente di morire per salvare il suo popolo». (Engelbert Mveng, teologo cattolico camerunese)
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Tutto il giorno (Giovedì)
13ottTutto il giornoLouis Rwagasore1961

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† 1961. Muore assassinato un grande leader dell’indipendenza del Burundi, di famiglia regale, fondatore del partito Uprona, primo ministro nel governo di transizione (l’indipendenza sarà proclamata l’anno successivo). Sognava un
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† 1961. Muore assassinato un grande leader dell’indipendenza del Burundi, di famiglia regale, fondatore del partito Uprona, primo ministro nel governo di transizione (l’indipendenza sarà proclamata l’anno successivo). Sognava un Burundi interetnico; dopo la sua scomparsa il Paese prenderà tutt’altra piega.
«Louis Rwagasore è un semisconosciuto nel battaglione degli eroi delle indipendenze disegnato dalla storiografia africanista. Ma le sue capacità politiche non sono state minori per il fatto che il suo era un Paese piccolo… Ben prima che la sua morte lo trasfigurasse in un oggetto di devozione [per i burundesi], Rwagasore fu un “animale politico” non meno pertinace dei suoi alter ego continentali più celebri». (Christine Deslauriers, storica presso il Centre d’études africaines di Parigi)
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14ottTutto il giornoJulius K. Nyerere1999

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† 1999. Il Mwalimu (Maestro), presidente della Tanzania dal 1962 al 1985. Uno dei padri nobili della nuova Africa. Cattolico fervente, cercò di aprire la via a un socialismo africano. «Abbiamo
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† 1999. Il Mwalimu (Maestro), presidente della Tanzania dal 1962 al 1985. Uno dei padri nobili della nuova Africa. Cattolico fervente, cercò di aprire la via a un socialismo africano.
«Abbiamo ereditato un Paese con l’85% della popolazione adulta analfabeta. Gli inglesi ci avevano governato per 43 anni. Quando se ne sono andati, c’erano 2 ingegneri e 12 medici. Quando mi sono dimesso, c’era il 91% della popolazione alfabetizzata e quasi tutti i bambini andavano a scuola. Abbiamo formato migliaia di ingegneri, medici e insegnanti». (J.K. Nyerere)
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15ottTutto il giornoThomas Sankara1987

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† 1987. Presidente del Burkina Faso, in meno di quattro anni di presidenza aveva fatto di uno dei Paesi più poveri del mondo il laboratorio di una “rivoluzione della dignità”.
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† 1987. Presidente del Burkina Faso, in meno di quattro anni di presidenza aveva fatto di uno dei Paesi più poveri del mondo il laboratorio di una “rivoluzione della dignità”. Viene assassinato da una congiura ordinata dal suo vice e “fratello” Blaise Compaoré, che gli succederà.
«Non possiamo rimborsare il debito, non essendone responsabili. Non possiamo pagare il debito perché sono gli altri che hanno nei nostri confronti un debito che le più grandi ricchezze non potrebbero mai pagare, cioè il debito di sangue, il nostro sangue che è stato versato». (T. Sankara)
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16ottTutto il giornoBibliotheca Alexandrina2002

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2002. Inaugurazione della Biblioteca di Alessandria d’Egitto, ricostruita non lontano da dove un incendio la distrusse parzialmente nel 46 d.C. e un altro, definitivamente, nel 270-275. «Ieri faro della cultura del
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2002. Inaugurazione della Biblioteca di Alessandria d’Egitto, ricostruita non lontano da dove un incendio la distrusse parzialmente nel 46 d.C. e un altro, definitivamente, nel 270-275.
«Ieri faro della cultura del mondo antico, oggi punto d’incontro della cultura planetaria; all’insegna della comprensione, dello scambio, della pace, in un mondo e un’area che di questa pace ha un infinito bisogno». (Maurizio Damiano, egittologo)
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Tutto il giorno (Lunedì)
17ottTutto il giornoNana Yaa Asantewaa1921

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† 1921. Regina di Ejisu (nell’odierno Ghana), guida gli Ashanti nella guerra contro gli inglesi, distintisi per brutalità intollerabili. Per quasi tre mesi, nel 1900, dura l’assedio al forte di
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† 1921. Regina di Ejisu (nell’odierno Ghana), guida gli Ashanti nella guerra contro gli inglesi, distintisi per brutalità intollerabili. Per quasi tre mesi, nel 1900, dura l’assedio al forte di Kumasi, prima che le truppe britanniche riescano ad avere la meglio. Verrà deportata alle isole Seychelles, dove morrà.
«Se voi, uomini ashanti, non volete andare avanti, allora ci penseremo noi donne. Lotteremo contro i bianchi finché sul campo di battaglia non cada l’ultima di noi». (Y. Asantewaa)
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Tutto il giorno (Martedì)
19ottTutto il giornoOrton Chirwa1992

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† 1992. Padre dell’indipendenza malawiana, primo presidente del Partito del Congresso del Malawi, muore in prigione, dove ha trascorso con la moglie – ma senza che fosse mai consentito loro
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† 1992. Padre dell’indipendenza malawiana, primo presidente del Partito del Congresso del Malawi, muore in prigione, dove ha trascorso con la moglie – ma senza che fosse mai consentito loro di vedersi per otto anni – Vera gli ultimi dodici anni. Quest’ultima, una volta liberata, è diventata attivista per i diritti umani e contro la pena di morte.
«Vera partecipò alle celebrazioni dell’indipendenza insieme a suo marito, ma i festeggiamenti durarono ben poco. Il presidente Hastings Banda individuò in Vera e Orton dei potenziali cospiratori semplicemente perché volevano un Malawi più giusto e più libero, dove i diritti umani non venissero calpestati». (Amnesty International)
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20ottTutto il giornoMuammar Gheddafi2011

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† 2011. Muore ucciso ucciso nel corso di una guerra scatenatagli dalla Nato per iniziativa della Francia, nel contesto delle primavere arabe. Giovane colonnello, dopo aver rovesciato re Idris e
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† 2011. Muore ucciso ucciso nel corso di una guerra scatenatagli dalla Nato per iniziativa della Francia, nel contesto delle primavere arabe. Giovane colonnello, dopo aver rovesciato re Idris e preso il potere il 1° settembre 1969, Gheddafi aveva instaurato la Jamahiriya, il “governo delle masse”, modernizzando la Libia e riuscendo a tenerla. Grazie al petrolio, la rese uno dei Paesi più prosperi del continente. Ha giocato a diversi tavoli sullo scacchiere internazionale, tra “nazione araba” e, più recentemente, a livello continentale.
«Ci sono fondati motivi per ritenere che abbia oggi rinunciato al suo ruolo di rivoluzionario permanente, di oppositore su scala mondiale, di provocatore professionale. (Angelo Del Boca negli anni Duemila)
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21ottTutto il giornoMelchior Ndadaye1993

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† 1993. Viene assassinato il primo presidente burundese hutu – con Louis Rwagasore, l’«altro eroe assassinato del Burundi» –, in carica da giugno. L’omicidio innesca un’ondata di violenza: nei dieci
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† 1993. Viene assassinato il primo presidente burundese hutu – con Louis Rwagasore, l’«altro eroe assassinato del Burundi» –, in carica da giugno. L’omicidio innesca un’ondata di violenza: nei dieci giorni successivi saranno massacrati, secondo l’Onu, «decine di migliaia” di Tutsi e Hutu moderati».
«L’entusiasmo ha fatto compiere al governo alcune vistose ingenuità. Quali che siano stati gli errori di Ndadaye, però, nei pochi mesi della sua amministrazione non era stata versata una goccia di sangue». (François Misser, giornalista)
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24ottTutto il giorno30Settimana Mondiale per il Disarmo

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Istituita dall’Onu nel 1978, nella data anniversario della sua fondazione (1945), comincia oggi e termina il 30 ottobre. «Considerando solo l’Africa subsahariana, il primo Paese che compare nella classifica [delle spese
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Istituita dall’Onu nel 1978, nella data anniversario della sua fondazione (1945), comincia oggi e termina il 30 ottobre.
«Considerando solo l’Africa subsahariana, il primo Paese che compare nella classifica [delle spese militari, Sipri 2017], al 42° posto [della classifica mondiale], è il Sudafrica, con una percentuale di spese militari sul Pil dell’1,3%; al 50° c’è l’Angola con il 3%; al terzo c’è il Sudan, 54° posto. Ma il caso più clamoroso è quello dell’Eritrea, che sta molto in basso nella classifica in termini assoluti ma vanta una percentuale di spese militari sul proprio Pil di ben il 20,9%». (Raffaele Masto)
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ottobre 24 (Martedì) - 30 (Lunedì)
28ottTutto il giornoTaha Hussein1973

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† 1973. Scrittore e uomo di cultura egiziano, di spirito laico, un “illuminista”. Non vedente, fu il primo rettore dell’Università di Alessandria. Durante il suo mandato di ministro dell’Istruzione (dal
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† 1973. Scrittore e uomo di cultura egiziano, di spirito laico, un “illuminista”. Non vedente, fu il primo rettore dell’Università di Alessandria. Durante il suo mandato di ministro dell’Istruzione (dal 1950) rese l’insegnamento primario gratuito per tutti. Pochissimi i suoi scritti disponibili in italiano; segnaliamo l’autobiografico Il libro dei giorni (Giunti, 1994) – un classico, scoperto da André Gide – e, disponibile integralmente online, il romanzo Adīb. Storia di un letterato (Edizioni Ca’ Foscari, 2017).
«Non è cosa buona che spiriti nobili sappiano dire no quando sono soli, e sì quando s’incontrano con i potenti. Non è cosa buona che gli spiriti nobili parlino da uomini liberi e si comportino da schiavi». (Taha Hussein)
Foto: Taha Hussein, con la moglie Suzanne Bresseau, inseparabile e preziosa compagna di vita, di studio e di lavoro.
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29ottTutto il giornoChristophe Munzihirwa1996

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† 1996. Muore assassinato in un’imboscata, con una pallottola nella nuca, l’arcivescovo di Bukavu (Rd Congo, allora Zaire), gesuita. Si era speso senza risparmio e levando la voce in difesa
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† 1996. Muore assassinato in un’imboscata, con una pallottola nella nuca, l’arcivescovo di Bukavu (Rd Congo, allora Zaire), gesuita. Si era speso senza risparmio e levando la voce in difesa della sua terra dall’invasione ruandese. Nello sbando generale, a Bukavu era rimasto praticamente l’unico riferimento.
«Guarda ai rifugiati come a uomini come noi, come a fratelli. I cristiani hanno fatto quanto hanno potuto per assisterli, i Tutsi prima e poi gli Hutu. La Chiesa di Bukavu sa che la presenza dei rifugiati grava come una minaccia pesante sulla popolazione e che la situazione attuale esige soluzioni rapide, ma non può accettare che queste persone siano trattate come animali destinati al macello». (C. Munzihirwa)
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30ottTutto il giornoRhodes estorce a Lobengula il Matabeleland1888

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1888. Cecil John Rhodes estorce con l’inganno al re degli Ndebele, Lobengula Khumalo, il suo territorio, che diventerà la “Rudd Concession”, la più importante concessione mineraria della Rhodesia (oggi Zimbabwe). «Rhodes
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1888. Cecil John Rhodes estorce con l’inganno al re degli Ndebele, Lobengula Khumalo, il suo territorio, che diventerà la “Rudd Concession”, la più importante concessione mineraria della Rhodesia (oggi Zimbabwe).
«Rhodes usò un traduttore che alterava le sue condizioni per renderle accettabili, e riuscì a strappare quella che divenne nota come la Rudd Concession che permetteva agli inglesi di colonizzare le terre e di sfruttare le miniere tra il Limpopo e lo Zambesi. Con quest’accordo veniva vietata ogni attività boera (degli Afrikaners che migravano a nord dal Sudafrica). In cambio gli inglesi pagarono a Lobengula 100 sterline al mese, 1.000 fucili, 10.000 pallottole e un vapore fluviale». (Marco D’Eramo)
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novembre
03novTutto il giornoSan Martino de Porres1639

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† 1639. Peruviano, fratello cooperatore domenicano, detto “Frate Scopa”, o anche “il cane mulatto” perché di madre nera e figlio illegittimo di un nobile spagnolo. In occasione di una peste
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† 1639. Peruviano, fratello cooperatore domenicano, detto “Frate Scopa”, o anche “il cane mulatto” perché di madre nera e figlio illegittimo di un nobile spagnolo. In occasione di una peste si distingue per lo zelo. A Lima fonda un collegio per i bambini poveri.
«Sosteneva, per quanto era in suo potere, i contadini, i neri e i mulatti, allora considerati cosa spregevole». (Papa Giovanni XXIII)
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06novTutto il giornoSchiavi brasiliani liberati per combattere1866

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1866. Il decreto n. 3275 dell’Impero del Brasile stabilisce la liberazione degli schiavi disposti a difendere il Paese nella guerra contro il Paraguay. «Il governo annunciò ai presidenti delle province una
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1866. Il decreto n. 3275 dell’Impero del Brasile stabilisce la liberazione degli schiavi disposti a difendere il Paese nella guerra contro il Paraguay.
«Il governo annunciò ai presidenti delle province una nova idea: risolvere il difficile problema dell’emancipazione dalla schiavitù in Brasile con l’acquisto di schiavi per la guerra. Il governo prometteva buoni prezzi e titoli nobiliari ai padroni che presentassero più liberti. Gli schiavi erano venduti all’asta e pagati con crediti dello Stato. Anche lo schiavo comprese che andare in guerra era la speranza di giorni migliori, di un pane meno amaro». (Marcelo Santos Rodrigues, storico brasiliano)
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Tutto il giorno (Lunedì)
07novTutto il giornoIncidente di Fascioda1898

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1898. Viene sventata una guerra tra Francia e Gran Bretagna dopo che truppe dei rispettivi Paesi si erano fronteggiate nei pressi di Fascioda (l’odierna Kodok, in Sud Sudan). Là s’incrociavano
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1898. Viene sventata una guerra tra Francia e Gran Bretagna dopo che truppe dei rispettivi Paesi si erano fronteggiate nei pressi di Fascioda (l’odierna Kodok, in Sud Sudan). Là s’incrociavano le rispettive traiettorie di espansione coloniale: est-ovest quella francese, nord-sud quella inglese, con “vittoria” di quest’ultima. Fu un momento topico dello scramble for Africa innescato dalla Conferenza di Berlino del 1884-85.
«Intanto dall’Uganda una ferrovia si stava spingendo verso il Nord, e qualcuno incominciava a sognare di unire il Capo al Cairo attraversando una catena di territori tutti soggetti al controllo britannico. Contemporaneamente, però, i francesi accarezzavano un progetto che avrebbe certo impedito la realizzazione di quello inglese: cioè il completamento di un’ininterrotta cintura di possedimenti francesi che si estendesse da Dakar al Golfo di Aden, dal bacino del Congo e dall’Africa occidentale alle sorgenti del Nilo e di là più a oriente, all’Abissinia e alla Somalia. A completare entrambi i piani mancava soltanto il territorio compreso fra il limite sud del potere effettivo egiziano nel Sudan e il limite nord della colonia britannica dell’Uganda.
Il centro principale di questa regione contesa era Fascioda, una fortezza ridotta in pessime condizioni, ma che assicurava il controllo sull’intero corso del Nilo, indispensabile all’esistenza stessa dell’Egitto.
Nel 1897 incominciò la grande corsa verso questo nodo essenziale. I francesi erano comandati dal capitano Jean-Baptiste Marchand, un esploratore e un soldato poco più che trentenne e un deciso nemico del colonialismo inglese. La sua marcia attraverso l’Africa nera, portandosi appresso smontato un piroscafo, il Faidherbe, che contava di rimontare appena arrivato al Nilo, era già in sé stessa un’avventura epica…». (David Thomson, Storia d’Europa dalla Rivoluzione francese ai giorni nostri, Feltrinelli
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Tutto il giorno (Martedì)
09novTutto il giornoMiriam Makeba2008

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† 2008. Muore di infarto a Castel Volturno, a conclusione di un concerto «contro la camorra» (che due mesi prima aveva ucciso sei africani innocenti), la cantante sudafricana nata nel
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† 2008. Muore di infarto a Castel Volturno, a conclusione di un concerto «contro la camorra» (che due mesi prima aveva ucciso sei africani innocenti), la cantante sudafricana nata nel 1932 che aveva dato voce alla lotta contro l’apartheid e alla sete di libertà del continente africano. Era stata anche moglie di Stokely Carmichael, leader afroamericano delle Pantere Nere.
«Un nuovo giorno sorge sulla nostra terra / Respirare la vita per la creazione dell’uomo / Tesori di bellezza dati per tutto il sogno africano / che tocca l’anima di tutta la nostra patria, la nostra casa. / Non sai che la casa è dove giace il mio cuore?» (Miriam Makeba, Africa, Is Where my HeartLies)
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10novTutto il giornoI primi marrons della Riunione1663

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1663. Sbarca dal Saint-Charles sull’isola di Bourbon (oggi Riunione) il primo residente stabile, il francese Louis Payen, con dieci schiavi malgasci, fra cui tre sorelle, che fuggiranno subito dopo dandosi
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1663. Sbarca dal Saint-Charles sull’isola di Bourbon (oggi Riunione) il primo residente stabile, il francese Louis Payen, con dieci schiavi malgasci, fra cui tre sorelle, che fuggiranno subito dopo dandosi al marronnage (alla fuga) per un paio d’anni. Nel 1779, anno della sventata rivolta di Pentecoste nella cittadina di Saint-André, nell’isola francese ci saranno sei schiavi ogni dieci abitanti.
«I neri erano fuggiti verso la montagna dopo aver fallito una congiura per uccidere i due francesi. Furono inviati sei soldati con un ufficiale per tentare di ritrovarli, ma persero solo tempo e tornarono indietro non senza avere prima devastato delle coltivazioni che i neri avevano fatto. Questi fecero ritorno più tardi, sulla parola che non avrebbero subito alcun castigo». (François Martin, fondatore della colonia francese di Pondicherry, India)
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Tutto il giorno (Venerdì)
11novTutto il giornoSan Menna309

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Secondo una tradizione, Menna (o Mena, o Mina) era un soldato e disertò in tempo di persecuzione facendosi eremita. Quel che è certo è che era egiziano e che subì
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Secondo una tradizione, Menna (o Mena, o Mina) era un soldato e disertò in tempo di persecuzione facendosi eremita. Quel che è certo è che era egiziano e che subì il martirio durante la persecuzione di Diocleziano, probabilmente nel 309. Una celebre icona del VII secolo (“icona dell’amicizia”) lo raffigura insieme a Cristo. È il santo più popolare della Chiesa copta ortodossa (che ne fa memoria il 24 novembre).
«Il suo corpo fu riscoperto dalla figlia dell’imperatore Zenone, che fu guarita dalla sua malattia quando si fermò e dormì in quel posto. In suo onore, sulla riva del lago Mareotis, Zenone eresse un santuario che ben presto divenne meta di grandi flussi di pellegrinaggi. Negli anni Sessanta del secolo scorso Papa Cirillo Sesto edificò un grande monastero col nome di San Mena nel deserto di Maryot». (Dal sito della Diocesi Copta Ortodossa di Milano)
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Tutto il giorno (Sabato)
16novTutto il giornoLeone Jacovacci1983

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† 1983. Boxer italiano “ma” di madre congolese (e faticò non poco per ottenere la cittadinanza), campione europeo dei pesi medi nel 1928. Dopo il suo exploit, Mussolini volle cancellare
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† 1983. Boxer italiano “ma” di madre congolese (e faticò non poco per ottenere la cittadinanza), campione europeo dei pesi medi nel 1928. Dopo il suo exploit, Mussolini volle cancellare il nero di Roma “sostituendolo” con Carnera. Su di lui è uscito quest’anno un documentario, Il pugile del Duce, dopo un libro del 2008 di Mauro Valeri: Nero di Roma. Storia di Leone Jacovacci, l’invincibile mulatto italico (Palombi).
«Il primo censimento dei neri in Italia avvenne nel 1938, se ne contarono 78, anche se erano molti di più, perché non si capiva bene chi dovesse essere contato; la legge dichiaratamente contro i meticci, p1983ensata per le colonie, viene promulgata solo nel 1940 e stabilisce che il figlio di un genitore italiano e uno indigeno acquisisce solo la cittadinanza del secondo; una clausola di questa legge però precisa che i meticci nati prima del 1940 sono da considerarsi “ariani”: questo ci dice che prima di tale anno in Italia vi era una presenza non indifferente di meticci che dovevano essere in qualche modo salvaguardati. Jacovacci, nato nel 1902, costituisce un problema già nel 1928 perché arriva alla popolarità (grazie anche al “pregiudizio positivo” sui neri che caratterizza l’ambiente del pugilato: potenza, resistenza, forza bruta…) e mette in imbarazzo il regime che preferisce rispecchiarsi in campioni meno problematici: i bianchi Bosisio prima e Carnera poi». (Tony Saccucci, regista di Il pugile del Duce)
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17novTutto il giornoCanale di Suez1869

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1869. Viene aperto alla navigazione. È legato ai nomi dell’ingegner Luigi Negrelli e del presidente della Società di Studi del Canale, Ferdinand-Marie de Lesseps. «La grande opera, passaggio strategico dell’economia mondiale
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1869. Viene aperto alla navigazione. È legato ai nomi dell’ingegner Luigi Negrelli e del presidente della Società di Studi del Canale, Ferdinand-Marie de Lesseps.
«La grande opera, passaggio strategico dell’economia mondiale e nodo geopolitico, fu al “tempo dell’imperialismo” sigillo e garanzia del potere anglo-francese sul Levante e sul Mediterraneo. Per l’Egitto, espropriato e umiliato, il canale divenne il simbolo del proprio riscatto, una lunga battaglia vinta da Nasser nel 1956 e consolidata dai suoi successori. Per l’Italia, “minore tra le potenze maggiori”, l’idrovia fu cruccio, ambizione, obiettivo e infine, grazie a Enrico Mattei, occasione di incontro. Suez, quindi, come cartina tornasole per interpretare il “great game” mediterraneo». (Marco Valle, Suez. Il canale, l’Egitto e l’Italia. Da Venezia a Cavour, da Mussolini a Mattei, 2018)
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18novTutto il giornoAnthologie de la nouvelle poésie nègre et malgache de langue française1948

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1948. Viene pubblicata, a cura di Léopold Sédar Senghor, l’antologia lirica che diverrà ben presto il manifesto della Negritudine. È introdotta dal saggio di Jean-Paul Sartre Orfeo nero. «La mia negritudine
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1948. Viene pubblicata, a cura di Léopold Sédar Senghor, l’antologia lirica che diverrà ben presto il manifesto della Negritudine. È introdotta dal saggio di Jean-Paul Sartre Orfeo nero.
«La mia negritudine non è una torre né una cattedrale
essa si tuffa nella carne rossa del sole.
Si tuffa nella carne ardente del cielo
squarcia la prostrazione opaca con la dritta pazienza».
(Aimé Césaire)
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Tutto il giorno (Sabato)
20novTutto il giornoGiornata dell'Industrializzazione dell'Africa

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Giornata odierna adottata dall’Assemblea generale dell’Onu nel 1989. «Per la prima volta [nel 2017] il G20 ha inserito in agenda l’industrializzazione dell’Africa – e di tutti i Paesi meno sviluppati. Anche
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Giornata odierna adottata dall’Assemblea generale dell’Onu nel 1989.
«Per la prima volta [nel 2017] il G20 ha inserito in agenda l’industrializzazione dell’Africa – e di tutti i Paesi meno sviluppati. Anche l’Agenda 2063 dell’Unione Africana appoggia questo impegno. La recente risoluzione dell’Assemblea generale Onu che dichiara il 2016-2025 il Terzo decennio di sviluppo industriale per l’Africa rappresenta un’altra spinta in questa direzione. L’organizzazione che rappresento, la UN Industrial Development Organization (Unido), ha il compito di rendere operativa e guidare l’implementazione del programma concomitante, anche mobilitando le risorse necessarie». (Li Yong, direttore generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale)
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21novTutto il giornoSeydou Keïta2001

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† 2001. Con Malick Sidibé formò la coppia di fotografi-artisti maliani (lui di giorno, Sidibé di notte) che costruì l’immaginario della Bamako principalmente degli anni Sessanta e Settanta. «Elegantissimo artista maliano
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† 2001. Con Malick Sidibé formò la coppia di fotografi-artisti maliani (lui di giorno, Sidibé di notte) che costruì l’immaginario della Bamako principalmente degli anni Sessanta e Settanta.
«Elegantissimo artista maliano che ha saputo rendere il gioco grafico dei tessuti africani e cogliere in un solo attimo, quello giusto, la presenza dei suoi modelli, i clienti che desiderava anzitutto soddisfare. Keïta infatti lavorava solo con la luce naturale e, per ragioni di risparmio, di ogni soggetto faceva un solo scatto, che doveva per forza essere quello giusto. L’unicità del suo lavoro e l’originalità del suo punto di vista lo hanno reso il fotografo ufficiale del Mali indipendente». (Christian Caujolle, fotografo, fondatore dell’Agence Vu)
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22novTutto il giornoCarlos Cardoso2000

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† 2000. Giornalista portoghese, aveva optato per la nazionalità mozambicana al momento dell’indipendenza. Ideatore del primo quotidiano via fax della storia, viene assassinato a Maputo mentre investigava su scandali finanziari.
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† 2000. Giornalista portoghese, aveva optato per la nazionalità mozambicana al momento dell’indipendenza. Ideatore del primo quotidiano via fax della storia, viene assassinato a Maputo mentre investigava su scandali finanziari. Allo speaker radiofonico, Custódio Rafael, che per primo dà la notizia, verrà tagliata la lingua.
«I responsabili di questa morte sono coloro che si arricchiscono a qualsiasi costo alle spalle di chiunque, accumulando fortune con ogni sorta di traffici. E agiscono sotto lo sguardo passivo di chi dovrebbe garantire l’ordine e combattere questa barbarie». (Mia Couto, scrittore mozambicano)
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Tutto il giorno (Mercoledì)
24novTutto il giornoJean-Mohammed Abd-el-Jalil1979

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† 1979. Marocchino, francescano, sostenitore del dialogo islamo-cristiano, uomo “di due fedeltà”. «Il suo libro Aspects intérieurs de l’Islam [1949] per molti cristiani della mia generazione è stato il testo che
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† 1979. Marocchino, francescano, sostenitore del dialogo islamo-cristiano, uomo “di due fedeltà”.
«Il suo libro Aspects intérieurs de l’Islam [1949] per molti cristiani della mia generazione è stato il testo che ci ha introdotti a una scoperta rispettosa e spirituale dei valori profondi dell’Islam». (Henri Teissier, arcivescovo emerito di Algeri)
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25novTutto il giornoBirago Diop1989

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† 1989. Poeta e narratore senegalese, autore dei Racconti di Amadou-Koumba. «I morti non sono morti Ascolta più spesso ciò che vive ascolta la voce del fuoco ascolta la voce dell’acqua
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† 1989. Poeta e narratore senegalese, autore dei Racconti di Amadou-Koumba.
«I morti non sono morti
Ascolta più spesso ciò che vive
ascolta la voce del fuoco
ascolta la voce dell’acqua
e ascolta nel vento
i singhiozzi della boscaglia:
sono il soffio degli antenati.
I morti esistono,
essi non sono mai partiti,
sono nell’ombra che s’illumina,
e nell’ombra che scende
nella profonda oscurità.
Sono nell’albero minaccioso
e nel bosco che geme,
sono nell’acqua che scorre,
sono nell’acqua stagnante,
sono nelle capanne,
sono nelle piroghe.
I morti non sono morti».
(Birago Diop)
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26novTutto il giornoCharles Lavigerie1892

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† 1892. Muore l’arcivescovo di Algeri e cardinale, fondatore dei Padri Bianchi e delle Suore Bianche. Memorabile la sua lotta alla schiavitù in Africa, tramite anche la sensibilizzazione dell’opinione pubblica
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† 1892. Muore l’arcivescovo di Algeri e cardinale, fondatore dei Padri Bianchi e delle Suore Bianche. Memorabile la sua lotta alla schiavitù in Africa, tramite anche la sensibilizzazione dell’opinione pubblica europea.
«Per riuscire a trasformare l’Africa, la prima condizione è di educare gli africani in modo tale da lasciarli veramente africani». (Ch. Lavigerie)
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28novTutto il giornoIndipendenza della Mauritania1960

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1960. Dalla Francia. «Durante la penetrazione coloniale, gli arabo-berberi firmarono coi colonizzatori francesi trattati che contenevano clausole non scritte ma vincolanti, tali da assicurare loro un’abbondante manodopera servile. E dopo l’indipendenza
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1960. Dalla Francia.
«Durante la penetrazione coloniale, gli arabo-berberi firmarono coi colonizzatori francesi trattati che contenevano clausole non scritte ma vincolanti, tali da assicurare loro un’abbondante manodopera servile. E dopo l’indipendenza della Mauritania, nel 1960, le stesse élite arabo-berbere hanno ereditato lo Stato post-coloniale dalla Francia, conservando la schiavitù nonostante la promulgazione di costituzioni e leggi che si dicevano egualitarie. L’articolo 2 della legge dell’81 che aboliva la schiavitù recita: “Lo Stato risarcirà gli aventi diritto”, ovvero i padroni degli schiavi, ai quali si è promessa una contropartita per l’abolizione. Dunque questa abolizione paradossalmente è stata un riconoscimento di fatto della legittimità della schiavitù in Mauritania». (Emanuela Stella, La Repubblica, 22/12/2010)
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29novTutto il giornoPapa Francesco a Bangui2015

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2015. Il pontefice apre la Porta santa della cattedrale di Bangui a conclusione del suo primo viaggio in Africa, inaugurando così – per la prima volta fuori Roma – il
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2015. Il pontefice apre la Porta santa della cattedrale di Bangui a conclusione del suo primo viaggio in Africa, inaugurando così – per la prima volta fuori Roma – il Giubileo straordinario della Misericordia.
«L’Anno Santo arriva in anticipo a questa terra che soffre la guerra, l’odio, l’incomprensione, la mancanza di pace. Chiediamo pace e riconciliazione per tutti i Paesi in guerra. A tutti quelli che usano ingiustamente le armi di questo mondo, io lancio un appello: deponete questi strumenti di morte». (Papa Francesco)
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30novTutto il giornoRichard Wright1960

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† 1960. Nato in una piantagione del Mississippi, è diventato, con Ragazzo negro, il più celebre romanziere nero americano. «Non mi era mai capitato di ritenermi in qualche modo un essere
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† 1960. Nato in una piantagione del Mississippi, è diventato, con Ragazzo negro, il più celebre romanziere nero americano.
«Non mi era mai capitato di ritenermi in qualche modo un essere inferiore. E mai nessun insulto sgorgato dalle labbra dei bianchi del Sud mi aveva fatto veramente dubitare del valore della mia umanità». (R. Wright)
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dicembre
01dicTutto il giornos. Charles de Foucauld1916

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† 1916. Francese, nato nel 1858 e ucciso a Tamanrasset, nel Grande Sud algerino, nel 1916, durante un’incursione di Senussiti venuti dalla Tripolitania nel contesto della Grande guerra (una morte
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† 1916. Francese, nato nel 1858 e ucciso a Tamanrasset, nel Grande Sud algerino, nel 1916, durante un’incursione di Senussiti venuti dalla Tripolitania nel contesto della Grande guerra (una morte non, tecnicamente, “da martire”), padre Charles è uno dei giganti della spiritualità del Novecento della Chiesa cattolica. Il “piccolo fratello universale”, come si definiva, si dedicò fin dal suo arrivo in Algeria all’approfondimento dell’arabo e allo studio della cultura locale, al punto di diventare «lo specialista quasi ineguagliabile del mondo tuareg, e il solo capace di pensare veramente all’avvenire di questo popolo» (P. Sourrisseau).
«Non sono qui per convertire i Tuareg, ma per provare a capirli e a migliorarli. Sono certo che il buon Dio accoglierà in cielo quelli che furono buoni e onesti, senza bisogno che essi siano cattolici romani». (Ch. de Foucauld)
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02dicTutto il giornoGiornata Internazionale per l’Abolizione della Schiavitù

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Istituita dall’Onu (1949) per commemorare l’adozione della Convenzione per la repressione e abolizione della tratta degli esseri umani e dello sfruttamento della prostituzione e per ricordare che la schiavitù non
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Istituita dall’Onu (1949) per commemorare l’adozione della Convenzione per la repressione e abolizione della tratta degli esseri umani e dello sfruttamento della prostituzione e per ricordare che la schiavitù non appartiene al passato.
«Noi non staremo sempre a piantare mentre altri raccolgono
del frutto traboccante il dorato guadagno.
Non sempre tollereremo, abbietti e muti,
che uomini inferiori disprezzino i loro fratelli;
non sempre ci inchineremo a qualche bruto più astuto.
Non fummo fatti per piangere in eterno».
(Countee Cullen, poeta afroamericano, 1903-1946)
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05dicTutto il giornoMatthew Lukwiya2000

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† 2000. Medico ugandese, muore di ebola, malattia che ha contratto assistendo gli ammalati dell’ospedale di Lacor. «Se io lasciassi in questo momento, non potrei più esercitare la professione medica nella
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† 2000. Medico ugandese, muore di ebola, malattia che ha contratto assistendo gli ammalati dell’ospedale di Lacor.
«Se io lasciassi in questo momento, non potrei più esercitare la professione medica nella mia vita. Non avrebbe più senso per me». (M. Lukwiya)
Per saperne di più, un piccolo libro
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08dicTutto il giorno“A Voz da Raça”1933

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1933. Esce a São Paulo del Brasile il primo numero del giornale del Fronte Nero Brasiliano, organizzazione nata due anni prima e che si trasformerà in partito politico, per poi
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1933. Esce a São Paulo del Brasile il primo numero del giornale del Fronte Nero Brasiliano, organizzazione nata due anni prima e che si trasformerà in partito politico, per poi venire soppresso (1937) sotto la dittatura di Getúlio Vargas.
«A Voz da Raça aiutò il risveglio della coscienza della negritudine, a denunciare il razzismo e a divulgare la cultura nera, lungi dagli schemi e dagli interessi dei bianchi». (Edna de Mello Silva, giornalista brasiliana)
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09dicTutto il giornoIndipendenza del Tanganica1961

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1961. Dal Regno Unito. Nell’aprile del 1964 il Tanganica diverrà, con l’adesione di Zanzibar (indipendente, con Pemba, dal 10 dicembre 1963), “Repubblica Unita di Tanzania”. «Tra le ragioni generalmente invocate per
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1961. Dal Regno Unito. Nell’aprile del 1964 il Tanganica diverrà, con l’adesione di Zanzibar (indipendente, con Pemba, dal 10 dicembre 1963), “Repubblica Unita di Tanzania”.
«Tra le ragioni generalmente invocate per spiegare la rapidità con cui il Tanganica pervenne all’indipendenza – prima del Kenya e dell’Uganda – figurano le qualità di leader di Nyerere; l’organizzazione dinamica della Tanu, principale formazione in lotta per l’indipendenza; l’assenza di marcate divisioni regionali; il suo statuto di territorio sotto tutela delle Nazioni Unite». (Michael Twaddle, Histoire générale de l’Afrique, Unesco)
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10dicTutto il giornoGbêhanzin1906

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† 1906. Muore in esilio ad Algeri un tenace ed eroico antagonista del colonialismo francese, il re di Abomey (Benin), dopo essere stato deposto ed esiliato in Martinica. «Per quanto riguarda
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† 1906. Muore in esilio ad Algeri un tenace ed eroico antagonista del colonialismo francese, il re di Abomey (Benin), dopo essere stato deposto ed esiliato in Martinica.
«Per quanto riguarda Cotonou, mio padre non l’ha mai consegnata ad alcuno né mai io la cederò. Mi è impossibile farlo; mi macchierei di cosa troppo grave e il fulmine annienterebbe chiunque volesse abitare questo territorio». (Gbêhanzin)
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11dicTutto il giornoAhmadou Kourouma2003

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† 2003. Esiliato dalla sua Costa d’Avorio nel 1963, è l’autore di I Soli delle indipendenze e di altri potenti romanzi di satira e denuncia politica e sociale. Premio Grinzane
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† 2003. Esiliato dalla sua Costa d’Avorio nel 1963, è l’autore di I Soli delle indipendenze e di altri potenti romanzi di satira e denuncia politica e sociale. Premio Grinzane Cavour 2003.
«Io scrivo con gli africani. Quando prendo la penna in mano io sono con tutti loro e cerco di far capire agli europei com’è l’Africa oggi. L’Europa ormai fa parte della nostra storia e dopo tutti i danni fatti oggi deve aiutare l’Africa. Credo ci sia bisogno di una sorta di Piano Marshall per l’Africa. Però credo che qualcosa stia cambiando. Quando vedo migliaia di giovani che scendono per le strade e lottano per un mondo diverso, allora credo che non sia tutto inutile». (A. Kourouma)
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12dicTutto il giornoHuda Shaarawi1947

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† 1947. Militante egiziana per l’emancipazione delle donne arabe, direttrice della rivista Al-Misriya, fondatrice dell’Unione Femminista Egiziana. «Il giorno in cui, con Huda, ci siamo strappate il velo, al Cairo [1923],
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† 1947. Militante egiziana per l’emancipazione delle donne arabe, direttrice della rivista Al-Misriya, fondatrice dell’Unione Femminista Egiziana.
«Il giorno in cui, con Huda, ci siamo strappate il velo, al Cairo [1923], è stato il nostro primo passo sulla via dell’emancipazione. Sono state aperte delle scuole femminili dove veniva impartito lo stesso insegnamento che ai ragazzi, poi le scuole secondarie, l’università, gli impieghi conformi ai diplomi conquistati; tutto questo grazie a quel velo strappato!». (Amina al-Said, giornalista egiziana)
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13dicTutto il giornoNorbert Zongo1998

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† 1998. Giornalista e difensore dei diritti umani molto popolare in Burkina Faso, viene ucciso mentre investigava su un omicidio: ne era pesantemente sospettato un fratello del capo dello Stato
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† 1998. Giornalista e difensore dei diritti umani molto popolare in Burkina Faso, viene ucciso mentre investigava su un omicidio: ne era pesantemente sospettato un fratello del capo dello Stato Blaise Compaoré.
«È stato assassinato per motivi puramente politici, in quanto praticava un giornalismo d’inchiesta. Difendeva l’ideale democratico e aveva preso l’impegno, con il suo giornale, di lottare per il rispetto dei diritti dell’uomo e la giustizia». (Rapporto della Commissione d’inchiesta indipendente)
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15dicTutto il giornoMano Dayak1995

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† 1995. Uomo del deserto (Aïr, Ténéré), leader del Fronte di Liberazione Tamoust, coalizione di movimenti tuareg del Niger, nonché guida turistica e scrittore, perisce in un incidente aereo. «Con questa
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† 1995. Uomo del deserto (Aïr, Ténéré), leader del Fronte di Liberazione Tamoust, coalizione di movimenti tuareg del Niger, nonché guida turistica e scrittore, perisce in un incidente aereo.
«Con questa formidabile resistenza alla sofferenza e alle ingiustizie, noi rinasceremo sempre, come rinasce la vita nel nostro deserto ostile dopo ogni stagione delle piogge». (M. Dayak)
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17dicTutto il giornoNzinga Mbandi Ngola1663

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† 1663. Battezzata con il nome di Ana de Sousa, resistette per trent’anni all’invasione portoghese dell’Angola (regni di Ndongo e Matamba). «Credete che io sia stata felice di passare la mia
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† 1663. Battezzata con il nome di Ana de Sousa, resistette per trent’anni all’invasione portoghese dell’Angola (regni di Ndongo e Matamba).
«Credete che io sia stata felice di passare la mia vita nel tumulto delle armi, le carneficine e la crudeltà? Sono i vostri, gli europei, che mi ci hanno obbligato. Mi hanno sottratto degli Stati, hanno spogliato il mio regno e volevano ridurci in schiavitù. Credete che avrei potuto lasciarli fare e diventare oggetto di disprezzo da parte del mio popolo? Io dovevo battermi affinché gli usurpatori mi restituissero tutto quello che ci avevano tolto. Oggi io domando una sola cosa: prego perché Dio spezzi le catene di cui sono stata caricata». (Nzinga a un missionario, suo confessore)
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18dicTutto il giornoFrançois de l’Espinay1985

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† 1985. Prete francese, e ministro di Xangô in una comunità della religione afrobrasiliana del Candomblé a Salvador di Bahia, fu un coraggioso pioniere del dialogo interreligioso con gli afrobrasiliani.
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† 1985. Prete francese, e ministro di Xangô in una comunità della religione afrobrasiliana del Candomblé a Salvador di Bahia, fu un coraggioso pioniere del dialogo interreligioso con gli afrobrasiliani. Negli anni Cinquanta era stato nella scomoda posizione di cappellano generale dell’esercito francese in Algeria, ma con spirito indipendente («Non dobbiamo rinunciare a parlare, anche se la nostra parola viene rifiutata»).
«Il giorno in cui il pai-de-santo [l’autorità spirituale locale del Candomblé] mi chiese di entrare a far parte del consiglio, sapevo che dovevo passare per una iniziazione. Fu un problema, e grande. Non sapevo di cosa si trattasse. Sarei andato contro il cristianesimo? Io non rinnego il cristianesimo né il mio sacerdozio. Poi compresi che lì non c’era nulla contro il cristianesimo. Nel nostro Candomblé promisi fedeltà a Xangô. Questa è una cosa che non allontana nessuno dalla fedeltà a Cristo». (F. de l’Espinay)
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20dicTutto il giornoLéopold Sédar Senghor2001

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† 2001. Muore, all’età di 95 anni, il presidente-poeta del Senegal, uno dei padri della negritudine e protagonista di primo piano della scena africana. «Ci chiamano gli uomini del cotone del
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† 2001. Muore, all’età di 95 anni, il presidente-poeta del Senegal, uno dei padri della negritudine e protagonista di primo piano della scena africana.
«Ci chiamano gli uomini del cotone del caffè dell’olio
ci chiamano gli uomini della morte.
Noi siamo gli uomini della danza
i cui piedi riprendono forza calpestando il suolo duro».
(L.S. Senghor)
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22dicTutto il giorno24Marcia delle donne su Grand-Bassam1949

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1949. Inizia un’epica manifestazione di protesta – da Abidjan a Grand-Bassam (40 chilometri) – che durerà tre giorni. Ne sono protagoniste più di duemila donne che esigono la liberazione di
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1949. Inizia un’epica manifestazione di protesta – da Abidjan a Grand-Bassam (40 chilometri) – che durerà tre giorni. Ne sono protagoniste più di duemila donne che esigono la liberazione di otto dirigenti nazionalisti in carcere da dieci mesi, senza processo, che hanno iniziato lo sciopero della fame. La repressione della gendarmeria e della polizia francese sarà feroce.
«Non fu una marcia trionfale, ma piuttosto la faticosa avanzata di gruppi di donne che sfidavano la repressione poliziesca nella sabbia, in ordine sparso, attraverso le piantagioni di cocco o lungo la spiaggia». (Henriette Diabaté, autrice di La marche des femmes sur Grand-Bassam)
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dicembre 22 (Venerdì) - 24 (Domenica)
24dicTutto il giornoZena Bacar2017

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† 2017. Muore in miseria la signora della musica mozambicana, senza avere mai visto un adeguato riconoscimento alla sua arte. Originaria dell’Isola di Mozambico, di cultura macua, il suo nome
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† 2017. Muore in miseria la signora della musica mozambicana, senza avere mai visto un adeguato riconoscimento alla sua arte. Originaria dell’Isola di Mozambico, di cultura macua, il suo nome è legato in particolare al gruppo Eyuphuru.
«Non chiedetemi perché, ma mi ricorda Bessie Smith. E in me si aprono ferite dolorose quando penso a lei, al fatto che questo Paese ha una donna che emana latte e miele, eppure per la via nessuno le cede il passo. Ascoltate la voce di Zena Bacar. Prestate attenzione a come si muove sul palco. Parlate con lei da vicino. Sentite il suo respiro. Mettete la vostra mano sul petto di Zena e ascoltate il battito del suo cuore. E poi venite a dirmi chi è questa donna. Zena Bacar è la nostra sorgente d’acqua». (Alexandre Chauque, giornalista mozambicano)
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25dicTutto il giornoNatale del Signore

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Celebrata per la prima volta nel 336, è la cristianizzazione della preesistente festa romana del Sol invictus (“Sole trionfante”), di origine persiana ed egizia. Memoria di Ngai, Mulungu, Waqa, Nyasaye,
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Celebrata per la prima volta nel 336, è la cristianizzazione della preesistente festa romana del Sol invictus (“Sole trionfante”), di origine persiana ed egizia. Memoria di Ngai, Mulungu, Waqa, Nyasaye, Imana, Wacq, Tororot, Wele, Chauta, Akuji, Cheptalel, Asis… e di tutti gli altri nomi africani dati al solo, unico Signore.
«In nome del Dio di tutti i nomi
Yahweh, Obatalá, Olorum, Oió.
Nel nome di Dio che noi tutti uomini
ha fatto, dalla tenerezza e dalla polvere.
In nome del Padre che ha fatto ogni carne,
la nera e la bianca,
rosse nel sangue…».
(Missa dos Quilombos, messa afrobrasiliana con testi di Pedro Casaldàliga e musica di Milton Nascimento)
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26dicTutto il giornoJean-Marc Ela2008

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† 2008. Muore in esilio il sociologo camerunese dell’«Africa dal basso» e teologo della liberazione in chiave africana: un grande intellettuale a tutto tondo. Come prete, era stato discepolo di
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† 2008. Muore in esilio il sociologo camerunese dell’«Africa dal basso» e teologo della liberazione in chiave africana: un grande intellettuale a tutto tondo. Come prete, era stato discepolo di Baba Simon.
«In una situazione in cui la gente deve far fronte alla miseria, alla siccità, alle ingiustizie… Dio che cosa ha a che vedere con tutto ciò? Una volta di più sono ripartito da questa domanda, perché mi pare fondamentale. La teologia deve partire dalle questioni che la gente si pone rasoterra, davanti alla sofferenza, alle malattie, alle ingiustizie. A questo deve dare delle risposte oggi la teologia africana… Che cosa Dio ha da dire a un’Africa che è tenuta fuori dai luoghi dove si decide l’avvenire del mondo». (J.-M. Ela)
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29dicTutto il giornoRe Glèlè1889

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† 1889. Vecchio e stanco, muore il decimo e più popolare re di Abomey (Dahomey/Benin), figlio di Guézo e padre di Gbêhanzin. Per 31 anni aveva combattuto senza sosta
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† 1889. Vecchio e stanco, muore il decimo e più popolare re di Abomey (Dahomey/Benin), figlio di Guézo e padre di Gbêhanzin. Per 31 anni aveva combattuto senza sosta tutti i poteri coloniali.
«Il leoncino divenuto potente è il terrore dei suoi nemici». (Glèlè)
Foto: il simbolo di Glèlè nel palazzo reale di Abomey.
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2
ottobre
01ottTutto il giorno31Black History Month (Gran Bretagna)

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Inizia il “Mese della Storia Nera”, lanciato (1987) dal ghanese Akyaaba Addai-Sebo guardando all’omonima iniziativa negli Usa e con speciale attenzione al mondo della scuola. Sull’apposito sito, risorse e
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Inizia il “Mese della Storia Nera”, lanciato (1987) dal ghanese Akyaaba Addai-Sebo guardando all’omonima iniziativa negli Usa e con speciale attenzione al mondo della scuola. Sull’apposito sito, risorse e iniziative in programma.
«Tu sei quello che fai di te stesso, non quello che gli altri fanno di te». (Proverbio swahili)
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ottobre 1 (Domenica) - 31 (Martedì)
02ottTutto il giornoIndipendenza della Guinea1958

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1958. Dalla Francia, con uno strappo da Parigi, dopo che il nuovo presidente Sékou Touré ha platealmente rifiutato l’invito di De Gaulle a far parte della Comunità Franco-Africana come Stato
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1958. Dalla Francia, con uno strappo da Parigi, dopo che il nuovo presidente Sékou Touré ha platealmente rifiutato l’invito di De Gaulle a far parte della Comunità Franco-Africana come Stato autonomo.
«Non esiste dignità senza libertà. Noi preferiamo la libertà nella povertà, alla ricchezza nella schiavitù». (Sékou Touré)
Foto: Sékou Touré e il generale Charles De Gaulle
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03ottTutto il giornoNaufragio di Lampedusa2013

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2013. A poche miglia dal porto di Lampedusa, un peschereccio si rovescia, provocando la morte per annegamento di almeno 368 migranti, in massima parte provenienti dall’Eritrea. Il 3 ottobre è
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2013. A poche miglia dal porto di Lampedusa, un peschereccio si rovescia, provocando la morte per annegamento di almeno 368 migranti, in massima parte provenienti dall’Eritrea. Il 3 ottobre è stato dichiarato dal Parlamento Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione.
«Ho visto le immagini del naufragio all’isola dei Conigli e sono rimasto senza parole. Silenzio. Solo il respiro dei sommozzatori. E poi corpi ovunque. Incastrati nell’imbarcazione. Seduti, sdraiati. Sembra una scena irreale. E poi due corpi abbracciati. Due corpi che nella disperazione si sono stretti l’uno all’altro per darsi coraggio, per sperare forse in una salvezza possibile. Come i corpi di Pompei, pietrificati e abbracciati. Senza scampo. […] E l’unica cosa che chi ci governa è in grado di fare è richiamare ogni volta l’Europa alle proprie responsabilità. È dire “questo è un problema che riguarda anche voi”. Errore: questo non è un problema, ma una questione che l’Italia ha affrontato nel modo peggiore, da sempre. In Italia a dettare legge in materia di immigrazione sono state le forze politiche più becere, ignoranti e razziste e su questo l’Europa non ha nessuna responsabilità. Queste morti pesano anche e soprattutto sulle loro coscienze». (Roberto Saviano)
Foto: End of Dreams, il gruppo di 48 statue di Nikolaj Bendix Skyum Larsen, temporaneamente collocate sul fondale di Pizzo Calabro, in memoria dei migranti vittima del mare.
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04ottTutto il giornoEmmanuel Kataliko2000

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† 2000. Arcivescovo di Bukavu (Rd Congo) e in precedenza per trentun anni vescovo di Butembo-Béni, muore a Roma durante la XII assemblea del Secam, l’organismo che raggruppa le Conferenze
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† 2000. Arcivescovo di Bukavu (Rd Congo) e in precedenza per trentun anni vescovo di Butembo-Béni, muore a Roma durante la XII assemblea del Secam, l’organismo che raggruppa le Conferenze episcopali africani. Da sette mesi era costretto all’esilio dalla fazione filo-ruandese che controllava il Kivu.
«Dopo quasi 34 anni di servizio pastorale come vescovo della Chiesa del Congo, in questo Kivu un tempo pacifico, sono oggetto di accuse gratuite e sbalorditive che hanno a che vedere unicamente con la cattiva fede e la manipolazione ideologica perversa di coloro che, come si suole dire, per cercare di annegare il loro cane lo accusano di essere rabbioso. Per il momento, quindi, sono la mia storia personale, il mio impegno pastorale e la coesione interetnica della diocesi di Butembo-Béni che sembrano essere i maggiori ostacoli al progetto dell’Rcd/Goma» [la formazione armata banyamulenge capeggiata da Émile Ilunga]. (E. Kataliko)
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05ottTutto il giornoI vescovi africani a Gorée2003

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2003. I vescovi del Secam, l’organismo che raggruppa le Conferenze episcopali africani, durante un pellegrinaggio penitenziale all’isola di Gorée (Senegal) – dove furono imbarcati migliaia di schiavi per l’America –
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2003. I vescovi del Secam, l’organismo che raggruppa le Conferenze episcopali africani, durante un pellegrinaggio penitenziale all’isola di Gorée (Senegal) – dove furono imbarcati migliaia di schiavi per l’America – autodenunciano la complicità della Chiesa e dell’Africa stessa nello schiavismo, ed esortano a condannare le nuove forme di commercio umano e di razzismo. Non rimane nell’oblio anche la tratta transahariana, di responsabilità araba.
«Per lungo tempo ha regnato la legge del silenzio sulla tratta negriera e la schiavitù. La Chiesa ha taciuto troppo a lungo. Quando, all’avvicinarsi del Grande Giubileo, papa Giovanni Paolo II ha di nuovo rotto il silenzio con un’iniziativa pastorale di alto significato che lo ha portato a Gorée, un nuovo silenzio di piombo ha poi ricoperto l’innominato olocausto della tratta negriera. Abbiamo dovuto attendere undici anni perché i vescovi dell’Africa adottassero la stessa iniziativa pastorale. Si è realizzata a Goréé nell’ottobre del 2003. Si è trattato, in certo qual modo, della prima presa di posizione ufficiale della Chiesa del continente vittima della tratta». (Barthélémy Adoukonou, segretario generale del Secam)
Foto: la Maison des Esclaves sull’isola di Gorée
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06ottTutto il giornoMongo Beti2001

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† 2001. Lo scrittore camerunese (vero nome: Alexandre Biyidi Awala) autore – tra le altre, numerose opere di narrativa e saggistica – del caustico romanzo anticoloniale Le Pauvre Christ de
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† 2001. Lo scrittore camerunese (vero nome: Alexandre Biyidi Awala) autore – tra le altre, numerose opere di narrativa e saggistica – del caustico romanzo anticoloniale Le Pauvre Christ de Bomba (1956; di suo, Feltrinelli pubblicò nel 1958 Il re miracolato) e del pamphlet Main basse sur le Cameroun. Critico verso il potere che si affermò nel suo Paese con l’indipendenza nazionale, si vede costretto a 32 anni di esilio.
«Gli eroi di Mongo Beti falliscono tutti. Nutrono ambiziosi progetti che non arrivano a mettere in opera. Sono velleitari, inefficaci. Un’analisi delle condizioni della società coloniale inciterebbe volentieri a dare a questa inefficacia una spiegazione determinista. E il pessimismo dell’opera si collocherebbe allora nettamente nella logica del suo creatore, la cui visione del mondo qual è rivelata dai romanzi e articoli politici è abitualmente cupa e generalmente sfocia nella catastrofe». (Thomas Melone, critico letterario camerunese)
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07ottTutto il giornoPio II condanna ufficialmente la schiavitù1462

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1462. All’inizio della tratta in Europa, il pontefice definisce la schiavitù magnum scelus (“enorme crimine”) e ordina ai vescovi di colpire con le censure ecclesiastiche quanti la praticano. «Era giunta voce
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1462. All’inizio della tratta in Europa, il pontefice definisce la schiavitù magnum scelus (“enorme crimine”) e ordina ai vescovi di colpire con le censure ecclesiastiche quanti la praticano.
«Era giunta voce che i capi di quelle spedizioni, sebbene cristiani, avessero abusato delle armi e dell’ingegno per imporre la schiavitù a popoli inoffensivi […] Pio II, senza alcun indugio, scrisse una lettera al vescovo di Rubio per biasimare e condannare tanta malvagità». (Leone XIII, enciclica In plurimis)
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08ottTutto il giornoL’Africa a Francoforte1980

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1980. Alla più antica e importante Fiera del Libro del mondo è ospite d’onore, per la prima volta, l’editoria africana. «La lingua francese è una bellissima donna, e io ne farò
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1980. Alla più antica e importante Fiera del Libro del mondo è ospite d’onore, per la prima volta, l’editoria africana.
«La lingua francese è una bellissima donna, e io ne farò tutti i bastardi che vorrò. La lingua del colonizzatore è un sale con il quale non voglio accecarmi, ma dare sapore al mio cibo». (Edouard Maunick, poeta mauriziano)
Foto: il poeta sudafricano James Matthews, uno degli autori del continente presenti alla Buchmesse di Francoforte
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10ottTutto il giornoGiornata Mondiale contro la Pena di Morte

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Lanciata nel 2003 per iniziativa della Coalizione mondiale contro la pena di morte (Wcadp). 21 Paesi africani su 54 l’hanno abolita (il Burkina Faso nel 2018); altri 26 sono considerati
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Lanciata nel 2003 per iniziativa della Coalizione mondiale contro la pena di morte (Wcadp). 21 Paesi africani su 54 l’hanno abolita (il Burkina Faso nel 2018); altri 26 sono considerati abolizionisti de facto (da almeno dieci anni non hanno più fatto esecuzioni). L’Africa nel complesso ne esce bene.
«È davvero il momento che il resto del mondo segua la direzione di questi Stati africani e consegni questa abominevole punizione ai libri di storia» (Salil Shetty, già segretario generale di Amnesty International)
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12ottTutto il giornoSimon Kimbangu1951

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† 1951. Profeta, leader religioso e nazionalista nel Congo Belga, fondatore di quella che verrà chiamata “Chiesa di Gesù Cristo sulla terra per mezzo del profeta Simon Kimbangu”, accolta nel
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† 1951. Profeta, leader religioso e nazionalista nel Congo Belga, fondatore di quella che verrà chiamata “Chiesa di Gesù Cristo sulla terra per mezzo del profeta Simon Kimbangu”, accolta nel 1969 in seno al Consiglio Ecumenico delle Chiese. Condannato all’ergastolo, muore dopo 30 anni di carcere.
«È morto in prigione cosciente di morire per salvare il suo popolo». (Engelbert Mveng, teologo cattolico camerunese)
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13ottTutto il giornoLouis Rwagasore1961

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† 1961. Muore assassinato un grande leader dell’indipendenza del Burundi, di famiglia regale, fondatore del partito Uprona, primo ministro nel governo di transizione (l’indipendenza sarà proclamata l’anno successivo). Sognava un
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† 1961. Muore assassinato un grande leader dell’indipendenza del Burundi, di famiglia regale, fondatore del partito Uprona, primo ministro nel governo di transizione (l’indipendenza sarà proclamata l’anno successivo). Sognava un Burundi interetnico; dopo la sua scomparsa il Paese prenderà tutt’altra piega.
«Louis Rwagasore è un semisconosciuto nel battaglione degli eroi delle indipendenze disegnato dalla storiografia africanista. Ma le sue capacità politiche non sono state minori per il fatto che il suo era un Paese piccolo… Ben prima che la sua morte lo trasfigurasse in un oggetto di devozione [per i burundesi], Rwagasore fu un “animale politico” non meno pertinace dei suoi alter ego continentali più celebri». (Christine Deslauriers, storica presso il Centre d’études africaines di Parigi)
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Quando
Tutto il giorno (Venerdì)
14ottTutto il giornoJulius K. Nyerere1999

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† 1999. Il Mwalimu (Maestro), presidente della Tanzania dal 1962 al 1985. Uno dei padri nobili della nuova Africa. Cattolico fervente, cercò di aprire la via a un socialismo africano. «Abbiamo
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† 1999. Il Mwalimu (Maestro), presidente della Tanzania dal 1962 al 1985. Uno dei padri nobili della nuova Africa. Cattolico fervente, cercò di aprire la via a un socialismo africano.
«Abbiamo ereditato un Paese con l’85% della popolazione adulta analfabeta. Gli inglesi ci avevano governato per 43 anni. Quando se ne sono andati, c’erano 2 ingegneri e 12 medici. Quando mi sono dimesso, c’era il 91% della popolazione alfabetizzata e quasi tutti i bambini andavano a scuola. Abbiamo formato migliaia di ingegneri, medici e insegnanti». (J.K. Nyerere)
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Quando
Tutto il giorno (Sabato)
15ottTutto il giornoThomas Sankara1987

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† 1987. Presidente del Burkina Faso, in meno di quattro anni di presidenza aveva fatto di uno dei Paesi più poveri del mondo il laboratorio di una “rivoluzione della dignità”.
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† 1987. Presidente del Burkina Faso, in meno di quattro anni di presidenza aveva fatto di uno dei Paesi più poveri del mondo il laboratorio di una “rivoluzione della dignità”. Viene assassinato da una congiura ordinata dal suo vice e “fratello” Blaise Compaoré, che gli succederà.
«Non possiamo rimborsare il debito, non essendone responsabili. Non possiamo pagare il debito perché sono gli altri che hanno nei nostri confronti un debito che le più grandi ricchezze non potrebbero mai pagare, cioè il debito di sangue, il nostro sangue che è stato versato». (T. Sankara)
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Quando
Tutto il giorno (Domenica)
16ottTutto il giornoBibliotheca Alexandrina2002

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2002. Inaugurazione della Biblioteca di Alessandria d’Egitto, ricostruita non lontano da dove un incendio la distrusse parzialmente nel 46 d.C. e un altro, definitivamente, nel 270-275. «Ieri faro della cultura del
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2002. Inaugurazione della Biblioteca di Alessandria d’Egitto, ricostruita non lontano da dove un incendio la distrusse parzialmente nel 46 d.C. e un altro, definitivamente, nel 270-275.
«Ieri faro della cultura del mondo antico, oggi punto d’incontro della cultura planetaria; all’insegna della comprensione, dello scambio, della pace, in un mondo e un’area che di questa pace ha un infinito bisogno». (Maurizio Damiano, egittologo)
Quando
Tutto il giorno (Lunedì)
17ottTutto il giornoNana Yaa Asantewaa1921

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† 1921. Regina di Ejisu (nell’odierno Ghana), guida gli Ashanti nella guerra contro gli inglesi, distintisi per brutalità intollerabili. Per quasi tre mesi, nel 1900, dura l’assedio al forte di
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† 1921. Regina di Ejisu (nell’odierno Ghana), guida gli Ashanti nella guerra contro gli inglesi, distintisi per brutalità intollerabili. Per quasi tre mesi, nel 1900, dura l’assedio al forte di Kumasi, prima che le truppe britanniche riescano ad avere la meglio. Verrà deportata alle isole Seychelles, dove morrà.
«Se voi, uomini ashanti, non volete andare avanti, allora ci penseremo noi donne. Lotteremo contro i bianchi finché sul campo di battaglia non cada l’ultima di noi». (Y. Asantewaa)
Quando
Tutto il giorno (Martedì)
19ottTutto il giornoOrton Chirwa1992

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† 1992. Padre dell’indipendenza malawiana, primo presidente del Partito del Congresso del Malawi, muore in prigione, dove ha trascorso con la moglie – ma senza che fosse mai consentito loro
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† 1992. Padre dell’indipendenza malawiana, primo presidente del Partito del Congresso del Malawi, muore in prigione, dove ha trascorso con la moglie – ma senza che fosse mai consentito loro di vedersi per otto anni – Vera gli ultimi dodici anni. Quest’ultima, una volta liberata, è diventata attivista per i diritti umani e contro la pena di morte.
«Vera partecipò alle celebrazioni dell’indipendenza insieme a suo marito, ma i festeggiamenti durarono ben poco. Il presidente Hastings Banda individuò in Vera e Orton dei potenziali cospiratori semplicemente perché volevano un Malawi più giusto e più libero, dove i diritti umani non venissero calpestati». (Amnesty International)
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Quando
Tutto il giorno (Giovedì)
20ottTutto il giornoMuammar Gheddafi2011

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† 2011. Muore ucciso ucciso nel corso di una guerra scatenatagli dalla Nato per iniziativa della Francia, nel contesto delle primavere arabe. Giovane colonnello, dopo aver rovesciato re Idris e
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† 2011. Muore ucciso ucciso nel corso di una guerra scatenatagli dalla Nato per iniziativa della Francia, nel contesto delle primavere arabe. Giovane colonnello, dopo aver rovesciato re Idris e preso il potere il 1° settembre 1969, Gheddafi aveva instaurato la Jamahiriya, il “governo delle masse”, modernizzando la Libia e riuscendo a tenerla. Grazie al petrolio, la rese uno dei Paesi più prosperi del continente. Ha giocato a diversi tavoli sullo scacchiere internazionale, tra “nazione araba” e, più recentemente, a livello continentale.
«Ci sono fondati motivi per ritenere che abbia oggi rinunciato al suo ruolo di rivoluzionario permanente, di oppositore su scala mondiale, di provocatore professionale. (Angelo Del Boca negli anni Duemila)
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Quando
Tutto il giorno (Venerdì)
21ottTutto il giornoMelchior Ndadaye1993

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† 1993. Viene assassinato il primo presidente burundese hutu – con Louis Rwagasore, l’«altro eroe assassinato del Burundi» –, in carica da giugno. L’omicidio innesca un’ondata di violenza: nei dieci
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† 1993. Viene assassinato il primo presidente burundese hutu – con Louis Rwagasore, l’«altro eroe assassinato del Burundi» –, in carica da giugno. L’omicidio innesca un’ondata di violenza: nei dieci giorni successivi saranno massacrati, secondo l’Onu, «decine di migliaia” di Tutsi e Hutu moderati».
«L’entusiasmo ha fatto compiere al governo alcune vistose ingenuità. Quali che siano stati gli errori di Ndadaye, però, nei pochi mesi della sua amministrazione non era stata versata una goccia di sangue». (François Misser, giornalista)
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Quando
Tutto il giorno (Sabato)
24ottTutto il giorno30Settimana Mondiale per il Disarmo

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Istituita dall’Onu nel 1978, nella data anniversario della sua fondazione (1945), comincia oggi e termina il 30 ottobre. «Considerando solo l’Africa subsahariana, il primo Paese che compare nella classifica [delle spese
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Istituita dall’Onu nel 1978, nella data anniversario della sua fondazione (1945), comincia oggi e termina il 30 ottobre.
«Considerando solo l’Africa subsahariana, il primo Paese che compare nella classifica [delle spese militari, Sipri 2017], al 42° posto [della classifica mondiale], è il Sudafrica, con una percentuale di spese militari sul Pil dell’1,3%; al 50° c’è l’Angola con il 3%; al terzo c’è il Sudan, 54° posto. Ma il caso più clamoroso è quello dell’Eritrea, che sta molto in basso nella classifica in termini assoluti ma vanta una percentuale di spese militari sul proprio Pil di ben il 20,9%». (Raffaele Masto)
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Quando
ottobre 24 (Martedì) - 30 (Lunedì)
28ottTutto il giornoTaha Hussein1973

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† 1973. Scrittore e uomo di cultura egiziano, di spirito laico, un “illuminista”. Non vedente, fu il primo rettore dell’Università di Alessandria. Durante il suo mandato di ministro dell’Istruzione (dal
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† 1973. Scrittore e uomo di cultura egiziano, di spirito laico, un “illuminista”. Non vedente, fu il primo rettore dell’Università di Alessandria. Durante il suo mandato di ministro dell’Istruzione (dal 1950) rese l’insegnamento primario gratuito per tutti. Pochissimi i suoi scritti disponibili in italiano; segnaliamo l’autobiografico Il libro dei giorni (Giunti, 1994) – un classico, scoperto da André Gide – e, disponibile integralmente online, il romanzo Adīb. Storia di un letterato (Edizioni Ca’ Foscari, 2017).
«Non è cosa buona che spiriti nobili sappiano dire no quando sono soli, e sì quando s’incontrano con i potenti. Non è cosa buona che gli spiriti nobili parlino da uomini liberi e si comportino da schiavi». (Taha Hussein)
Foto: Taha Hussein, con la moglie Suzanne Bresseau, inseparabile e preziosa compagna di vita, di studio e di lavoro.
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Quando
Tutto il giorno (Sabato)
29ottTutto il giornoChristophe Munzihirwa1996

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† 1996. Muore assassinato in un’imboscata, con una pallottola nella nuca, l’arcivescovo di Bukavu (Rd Congo, allora Zaire), gesuita. Si era speso senza risparmio e levando la voce in difesa
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† 1996. Muore assassinato in un’imboscata, con una pallottola nella nuca, l’arcivescovo di Bukavu (Rd Congo, allora Zaire), gesuita. Si era speso senza risparmio e levando la voce in difesa della sua terra dall’invasione ruandese. Nello sbando generale, a Bukavu era rimasto praticamente l’unico riferimento.
«Guarda ai rifugiati come a uomini come noi, come a fratelli. I cristiani hanno fatto quanto hanno potuto per assisterli, i Tutsi prima e poi gli Hutu. La Chiesa di Bukavu sa che la presenza dei rifugiati grava come una minaccia pesante sulla popolazione e che la situazione attuale esige soluzioni rapide, ma non può accettare che queste persone siano trattate come animali destinati al macello». (C. Munzihirwa)
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Quando
Tutto il giorno (Domenica)
30ottTutto il giornoRhodes estorce a Lobengula il Matabeleland1888

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1888. Cecil John Rhodes estorce con l’inganno al re degli Ndebele, Lobengula Khumalo, il suo territorio, che diventerà la “Rudd Concession”, la più importante concessione mineraria della Rhodesia (oggi Zimbabwe). «Rhodes
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1888. Cecil John Rhodes estorce con l’inganno al re degli Ndebele, Lobengula Khumalo, il suo territorio, che diventerà la “Rudd Concession”, la più importante concessione mineraria della Rhodesia (oggi Zimbabwe).
«Rhodes usò un traduttore che alterava le sue condizioni per renderle accettabili, e riuscì a strappare quella che divenne nota come la Rudd Concession che permetteva agli inglesi di colonizzare le terre e di sfruttare le miniere tra il Limpopo e lo Zambesi. Con quest’accordo veniva vietata ogni attività boera (degli Afrikaners che migravano a nord dal Sudafrica). In cambio gli inglesi pagarono a Lobengula 100 sterline al mese, 1.000 fucili, 10.000 pallottole e un vapore fluviale». (Marco D’Eramo)
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Quando
Tutto il giorno (Lunedì)
3
ottobre, 2023
ottobre, 2023
ottobre, 2023
4
ottobre
01ottTutto il giorno31Black History Month (Gran Bretagna)

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Inizia il “Mese della Storia Nera”, lanciato (1987) dal ghanese Akyaaba Addai-Sebo guardando all’omonima iniziativa negli Usa e con speciale attenzione al mondo della scuola. Sull’apposito sito, risorse e
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Inizia il “Mese della Storia Nera”, lanciato (1987) dal ghanese Akyaaba Addai-Sebo guardando all’omonima iniziativa negli Usa e con speciale attenzione al mondo della scuola. Sull’apposito sito, risorse e iniziative in programma.
«Tu sei quello che fai di te stesso, non quello che gli altri fanno di te». (Proverbio swahili)
Quando
ottobre 1 (Domenica) - 31 (Martedì)
02ottTutto il giornoIndipendenza della Guinea1958

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1958. Dalla Francia, con uno strappo da Parigi, dopo che il nuovo presidente Sékou Touré ha platealmente rifiutato l’invito di De Gaulle a far parte della Comunità Franco-Africana come Stato
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1958. Dalla Francia, con uno strappo da Parigi, dopo che il nuovo presidente Sékou Touré ha platealmente rifiutato l’invito di De Gaulle a far parte della Comunità Franco-Africana come Stato autonomo.
«Non esiste dignità senza libertà. Noi preferiamo la libertà nella povertà, alla ricchezza nella schiavitù». (Sékou Touré)
Foto: Sékou Touré e il generale Charles De Gaulle
Quando
Tutto il giorno (Lunedì)
03ottTutto il giornoNaufragio di Lampedusa2013

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2013. A poche miglia dal porto di Lampedusa, un peschereccio si rovescia, provocando la morte per annegamento di almeno 368 migranti, in massima parte provenienti dall’Eritrea. Il 3 ottobre è
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2013. A poche miglia dal porto di Lampedusa, un peschereccio si rovescia, provocando la morte per annegamento di almeno 368 migranti, in massima parte provenienti dall’Eritrea. Il 3 ottobre è stato dichiarato dal Parlamento Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione.
«Ho visto le immagini del naufragio all’isola dei Conigli e sono rimasto senza parole. Silenzio. Solo il respiro dei sommozzatori. E poi corpi ovunque. Incastrati nell’imbarcazione. Seduti, sdraiati. Sembra una scena irreale. E poi due corpi abbracciati. Due corpi che nella disperazione si sono stretti l’uno all’altro per darsi coraggio, per sperare forse in una salvezza possibile. Come i corpi di Pompei, pietrificati e abbracciati. Senza scampo. […] E l’unica cosa che chi ci governa è in grado di fare è richiamare ogni volta l’Europa alle proprie responsabilità. È dire “questo è un problema che riguarda anche voi”. Errore: questo non è un problema, ma una questione che l’Italia ha affrontato nel modo peggiore, da sempre. In Italia a dettare legge in materia di immigrazione sono state le forze politiche più becere, ignoranti e razziste e su questo l’Europa non ha nessuna responsabilità. Queste morti pesano anche e soprattutto sulle loro coscienze». (Roberto Saviano)
Foto: End of Dreams, il gruppo di 48 statue di Nikolaj Bendix Skyum Larsen, temporaneamente collocate sul fondale di Pizzo Calabro, in memoria dei migranti vittima del mare.
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Tutto il giorno (Martedì)
04ottTutto il giornoEmmanuel Kataliko2000

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† 2000. Arcivescovo di Bukavu (Rd Congo) e in precedenza per trentun anni vescovo di Butembo-Béni, muore a Roma durante la XII assemblea del Secam, l’organismo che raggruppa le Conferenze
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† 2000. Arcivescovo di Bukavu (Rd Congo) e in precedenza per trentun anni vescovo di Butembo-Béni, muore a Roma durante la XII assemblea del Secam, l’organismo che raggruppa le Conferenze episcopali africani. Da sette mesi era costretto all’esilio dalla fazione filo-ruandese che controllava il Kivu.
«Dopo quasi 34 anni di servizio pastorale come vescovo della Chiesa del Congo, in questo Kivu un tempo pacifico, sono oggetto di accuse gratuite e sbalorditive che hanno a che vedere unicamente con la cattiva fede e la manipolazione ideologica perversa di coloro che, come si suole dire, per cercare di annegare il loro cane lo accusano di essere rabbioso. Per il momento, quindi, sono la mia storia personale, il mio impegno pastorale e la coesione interetnica della diocesi di Butembo-Béni che sembrano essere i maggiori ostacoli al progetto dell’Rcd/Goma» [la formazione armata banyamulenge capeggiata da Émile Ilunga]. (E. Kataliko)
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Quando
Tutto il giorno (Mercoledì)