Mozambico: un grande hub per l’eroina

di Raffaele Masto

Il Mozambico può contare su immense risorse: il più grande giacimento di carbone a cielo aperto, una delle più grandi riserve di gas naturale, e poi pietre preziose e minerali ma una delle principali voci dell’esportazione (per l’esattezza la seconda voce) pare sia l’eroina. Ovviamente si tratta di un prodotto per il quale è impossibile avere cifre precise, ma sembra che fino a 800 milioni di dollari di stupefacente vengono spediti ogni anno dalle sue spiagge nei paesi vicini e in Europa. E’ quanto si ricava da una ricerca finanziata dall’Unione Europea e realizzata da alcuni ricercatori presso la London School of Economics and Political Science.

Che il Mozambico fosse un importante centro di transito di stupefacenti era cosa nota, ma non se ne conosceva l’entità. Negli ultimi anni il transito è aumentato fino a 40 tonnellate o più all’anno, con una quota di esportazione gigantesca pari a circa cento milioni all’anno.  “Con un valore di esportazione di 20 milioni di dollari per tonnellata, l’eroina è probabilmente la più grande o la seconda più grande esportazione del paese dopo il carbone.”

Prodotta in Afghanistan e Pakistan, l’eroina viene spedita nella costa del Mozambico con barche di legno motorizzate, che possono trasportare fino a una tonnellata di droga in compartimenti nascosti.

Da lì, viene trasportato su strada fino in Sudafrica. Parte è venduta localmente, ma la maggior parte dell’eroina è destinata all’Europa. La costa del Mozambico, lunga 2.470 km, è stata utilizzata dai commercianti marittimi e pirati per secoli. E pare che continui ad esserlo

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