Migranti: meglio morti che invasori

di AFRICA
Migranti: meglio morti che invasori

Si fa un gran parlare in questi giorni di una sorta di collusione tra le navi di alcune ong che operano nel Mediterraneo per salvare migranti dai naufragi, e i trafficanti di uomini che stanno in Libia. Ad avere sollevato il problema è stato il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro. Non è stato il solo, ma lui si è distinto. Il magistrato di Catania accusa, ma non formula nessun capo di imputazione. Non è la prima volta che parla e, seppure non ci siano capi di imputazione, viene ripreso abbondantemente dai media. Per quale motivo?

Il fatto è che dietro a questa vicenda sembra esserci uno scontro tra Frontex – la missione voluta dall’Europa nel Mediterraneo per il controllo delle frontiere – e la filosofia che sta dietro il vecchio Mare Nostrum, che invece aveva come compito quello di intercettare i migranti e portarli in salvo. Oggi nel Mediterraneo si fronteggiano queste due filosofie: schieramento di navi militari da una parte e quelle delle Ong dall’altra.

Queste ultime di fatto applicano una versione marittima dei cosiddetti corridoi umanitari che a volte vengono applicati anche a terra, per esempio per evacuare civili intrappolati nelle città, come è avvenuto ad Aleppo o a Damasco. E’ evidente che in questi casi è possibile che ci siano contatti tra le due parti. Tra chi tiene intrappolati i civili e chi si prepara a portarli al sicuro. Nel caso del mare, tra chi li imbarca, stipati su un barcone e chi li salva da un probabile naufragio.

Anzi, sarebbe addirittura auspicabile che ci siano contatti per la sicurezza dei migranti (o dei civili) che devono essere portati in salvo. Il che non significa che chi li porta in salvo è in combutta con chi li tiene prigionieri (o li imbarca). Sulle coste libiche i trafficanti di uomini, che ci sia Frontex o Mare Nostrum, continueranno a imbarcare uomini. E’ una informazione utile sapere da dove partono e su che imbarcazione viaggiano. Se c’è qualcuno che può fornire questa indicazione ben venga.

Il problema che Frontex, la filosofia che ci sta dietro, alcuni politici in Italia e in Europa, si illudono che se i migranti sanno che nessuno li assisterà, anzi che verranno respinti non partiranno. O si illudono sul fatto che se i trafficanti sapranno che nessuno salverà i disperati che loro riescono a mettere su una imbarcazione, loro non li imbarcheranno più.

Non è così. La storia recente e antica lo dimostra. L’unico modo di affrontare il problema migranti è una seria politica di accoglienza. Non si tratta di arrendersi all’invasione. L’invasione non c’è (e non ci sarà), i numeri degli arrivi sono più o meno gli stessi, da anni. 200mila all’anno su sessanta milioni di abitanti. Questo “pericolo invasione” giustifica il cinismo vestito di realismo politico di chi vorrebbe aumentare il numero di morti nel Mediterraneo ?

(Raffaele Masto – Buongiorno Africa)

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