L’indagine Ipsos – Amref su Covid e continente africano

di claudia
vaccini

Equità vaccinale, salute globale e percezione dell’Africa, questi i temi emersi dall’incontro Amref- Codeway che si è tenuto ieri, in streaming, dalla Farnesina alla presenza della vice ministra degli Esteri Marina Sereni, dove sono stati, anche, analizzati i dati di un’indagine condotta da Ipsos per Amref Health Africa – Italia, dalla quale emerge che il 78% si è mostrato d’accordo sul concetto che i Paesi ricchi debbano aiutare quelli con meno risorse; al tempo stesso, il 43% pensa che le varianti possano emergere in qualunque posto al mondo benché il 25% sia dell’idea che sia l’Africa il continente più a rischio da questo punto di vista. 

La Sereni ha spiegato, inoltre, come la pandemia ha “allontanato il raggiungimento degli obiettivi dell’agenda 20-30 ed è stata un acceleratore di tutte le diseguaglianze e le fratture”, diventate ancora più evidenti di quanto fossero prima che il coronavirus colpisse il mondo.

Gli interlocutori si sono detti d’accordo sul fatto che i Paesi ricchi si debbano far carico dell’immunizzazione dei Paesi africani, consapevoli che nuove ed eventuali varianti del Covid possano insorgere ovunque nel mondo. Ma hanno anche spiegato che per l’Africa è necessario un approccio complessivo sul tema della salute nel continente, senza il quale potrebbero vanificarsi, anche, tutti gli sforzi di immunizzazione della popolazione contro il covid.

Walter Ricciardi, Professore di Salute Pubblica all’Università Cattolica del Sacro Cuore e Consigliere del ministro della Salute per la pandemia, ha spiegato che uno dei grandi “problemi oggi è di salute pubblica in Africa. Per dare un’idea: una madre africana di solito fa chilometri per la vaccinazione dei suoi figli. Per il covid questo non accade. Perché la strada di quella madre verso il vaccino è bloccata da una pesante infodemia e dalla mancanza di vaccini. Una comunicazione che vede combinate notizie adeguate e false informazioni”. Usciremo da questa pandemia, ha proseguito Ricciardi “solo mettendo fine al protezionismo sui vaccini, che è l’unica strada per immunizzare gli otto miliardi di abitanti della terra contro il Covid-19”.

Wladimiro Boccali – Coordinatore Codeway Expo, Paola Crestani – Presidente Amref Health Africa – Italia, Walter Ricciardi – Prof. Salute Pubblica Università Cattolica del Sacro Cuore e Consigliere del Ministro della Salute per la Pandemia, Marina Sereni – Vice Ministra Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, Tana Anglana – Esperta cambiamento della narrazione sulle migrazioni, Nando Pagnoncelli – Presidente Ipsos- Foto di Giuseppe Curro

Paola Crestani – Presidente di Amref Health Africa in Italia – ha sottolineato come al momento l’Africa abbia solo il 10% di persone totalmente vaccinate: “La sfida è oggi, ma si gioca per un presente, che metta a riparo dal virus e dalle sue conseguenze, e per un domani. Quello dove una prossima pandemia – di cui spesso di discute – possa vedere l’Africa preparata a rispondere”. Per l’occasione Crestani ha annunciato che Amref – che ha la sua “Casa madre” a Nairobi, dal 1957 – è stata scelta dall’Africa CDC e dai ministeri della Sanità africani per implementare la strategia di prevenzione del Covid-19 e la campagna vaccinale, in 31 Paesi, e puntare all’obiettivo di immunizzare almeno il 60% della popolazione entro la fine 2022. “Un’impresa che ci riempie di orgoglio ma che richiede un enorme impegno”. 

Dall’indagine Ipsos, infine, è emerso che, come ha spiegato il presidente Nando Pagnoncelli, oltre 3 italiani su 4 sono d’accordo sul togliere i brevetti, passo fondamentale per aiutare l’Africa, ma un 57 percento ritiene che questi siano necessari, anche se rappresentano un limite, per evitare una produzione incontrollata di vaccini. Pagnoncelli ha sottolineato che questa contraddizione, si evidenzia per un problema di comunicazione, cioè tagliare i brevetti non significa non controllare i processi produttivi.

Stretta di mano tra Marina Sereni – Vice Ministra Affari Esteri e Cooperazione Internazionale e Tana Anglana – Esperta cambiamento della narrazione sulle migrazioni – Foto di Giuseppe Curro
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