Centrafrica: pace lontana mentre Francia e Russia si contendono il Paese

di Raffaele Masto

In Repubblica Centrafricana sembra essere ancora lontana la pace. Anzi, la situazione caotica nel paese sta diventando un terreno di scontro fra potenze straniere, Francia e Russia in primo luogo. Parigi e Mosca sono sempre piu’ in competizione serrata per giocare un ruolo di primo piano a supporto di Bangui, sia sul piano finanziario che su quello militare.

Tutto questo mentre i colloqui di pace in corso a Khartum sotto la mediazione dell’Unione africana sono in una situazione di stallo culminato con l’abbandono del tavolo dei negoziati da parte dei gruppi armati che ammontano a ben quattordici formazioni.

In questo contesto il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, su pressioni russe e francesi, ha deciso di rimuovere nell’anno prossimo l’embargo sulle armi.

Il voto è stato preceduto nelle scorse settimane da schermaglie diplomatiche tra Parigi e Mosca, dopo che quest’ultima (insieme alla Cina) ha votato contro una risoluzione francese che chiedeva la mediazione dell’Unione africana per raggiungere la pace nel paese, dal momento che la Russia insiste sulla necessita’ di una mediazione congiunta russo-sudanese. Il mese scorso, inoltre, Russia e Cina si sono astenute nella votazione in Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per estendere il mandato della Missione di mantenimento della pace nella Repubblica Centrafricana (Minusca), denunciando il fatto che la risoluzione presentata dalla Francia non facesse riferimento diretto agli sforzi russi a sostegno del paese.

Insomma c’è una profonda frattura tra Francia e Russia. A preoccupare Parigi c’e’ la progressiva penetrazione russa, soprattutto sul terreno militare, dopo che nel 2017 le Nazioni Unite hanno autorizzato Mosca a consegnare a Bangui armi e istruttori militari. Ad alimentare le preoccupazioni francesi, inoltre, c’e’ la notizia diffusa nei giorni scorsi dai media internazionali secondo cui le Nazioni Unite hanno accordato anche alla Cina nuove esenzioni dall’embargo sulle armi alla Repubblica Centrafricana.

In questo scontro che diplomatico va aggiunto che nell’agosto scorso i governi di Russia e Repubblica Centrafricana hanno firmato un accordo in base al quale e’ stato istituito un centro di formazione dell’esercito e che prevede la costruzione di una base militare russa nel paese africano.

Di fronte all’espansionismo russo e cinese, la Francia non è rimasta a guardare. Lo scorso anno anche Parigi ha ottenuto un’esenzione che gli che ha consentito di consegnare fucili di assalto alle unita’ dell’esercito centrafricano addestrate dall’Unione europea. In una visita a Bangui il ministro degli esteri Le Drian ha annunciato che Parigi consegnerà al governo del paese africano 1.400 fucili d’assalto destinati ad equipaggiare le Forze armate.

(Raffaele Masto – Buongiorno Africa)

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