Acque del Nilo contese tra Etiopia ed Egitto

di Raffaele Masto

Ci sarà un incontro con la mediazione degli Stati Uniti tra Egitto, Etiopia e Sudan sulla questione della Diga della rinascita in costruzione in Etiopia sul corso del Nilo Azzurro. Nelle scorse settimane sono saltati i negoziati tra i tre paesi e tra Etiopia ed Egitto si è nuovamente arrivati alle minacce.

La questione è nota: la grande diga della rinascita ridurrà inevitabilmente la portata d’acqua del fiume e, di conseguenza, priverà l’Egitto di una risorsa irrinunciabile che ha consentito a questo paese, dalla civiltà dei Faraoni ad oggi, di avere il ruolo che ha nel Medioriente e nel Maghreb. L’acqua del Nilo, e il limo che deposita nelle ondate di piena, costituiscono letteralmente l’agricoltura dell’Egitto. Allo stesso tempo l’Etiopia non può rinunciare alla Diga che sarà una fonte di energia e elettricità in un paese che non ha ancora raggiunto l’autosufficienza alimentare.

Due necessità irrinunciabili, due grandi paesi che inevitabilmente dovranno rinunciare a qualcosa ma che non riescono a farlo. Nella contesa, ovviamente, sono coinvolti tutti i nove paesi del bacino del Nilo, ma principalmente Sudan e Sud Sudan. Insomma una contesa internazionale che potrebbe scatenare la prima guerra dell’acqua del terzo millennio.

Per comprendere questo scontro è utile sapere cosa c’è in gioco concretamente: il paese delle piramidi potrebbe perdere fino a 300 milioni di dollari in elettricita’ e un miliardo e mezzo di dollari in agricoltura. Non solo: il paese dovrebbe aumentare le sue importazioni alimentari fino a poco meno di 600 milioni di dollari, con una perdita di circa un milione di posti di lavoro. L’Egitto consuma circa 80 miliardi di metri cubi di acqua all’anno, di cui oltre 50 miliardi provengono dal fiume Nilo.

La Diga è attualmente in fase di costruzione sul confine occidentale dell’Etiopia con il Sudan. Sarà la più grande dell’Africa con un costo complessivo stimato di quattro miliardi di dollari, una capacità di 74 mila metri cubi d’acqua e una produzione di 6500 megawatt.

L’Egitto ha chiesto di ottenere un periodo di riempimento della diga di cinque anni anziche’ di tre come, proposto dall’Etiopia, una decisione che influenzerebbe fortemente però la quota dell’Egitto nell’acqua del Nilo.

(Raffaele Masto – Buongiorno Africa)

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