Un trafficante di esseri umani eritreo estradato dal Sudan all’Italia

di Enrico Casale
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Camion di migrantiUn eritreo coinvolto nel traffico dei migranti è stato arrestato in Sudan e poi è stato estradato in Italia. Mered Medhanie, 35 anni, conosciuto come «Il Generale», è stato trasportato a Roma da Karthoum ieri, martedì 7 giugno. L’uomo avrebbe organizzato, tra l’altro, il viaggio dell’imbarcazione affondata vicino a Lampedusa nell’ottobre 2013. In quel naufragio morirono 359 migranti, la maggior parte di essi provenivano dall’Eritrea e dalla Somalia. La magistratura italiana lo accusa di essere «il leader e l’organizzatore di uno dei più grandi gruppi criminali operanti tra l’Africa centrale e la Libia».

L’operazione che ha condotto all’arresto è partita grazie a un mandato di cattura internazionale emesso dalla Procura della Repubblica di Palermo. Sulla base di esso, i servizi segreti sudanesi e quelli britannici hanno rintracciato Medhanie a Khartoum, dove è stato poi arrestato. Le intercettazioni telefoniche hanno messo in evidenza come Medhanie coordinasse la maggior parte dei viaggi che dall’Africa orientale portano i migranti in Sudan, Libia e poi in Italia. In una registrazione, è stato sentito ridere per il sovraccarico mortale di alcune imbarcazioni di migranti.

MigrantiIl «Corriere della Serra» riferisce che, secondo le tariffe applicate da Medhane Mered e dal suo gruppo, ogni migrante pagava dai 4.000 ai 5.000 euro per il trasferimento dai Paesi dell’Africa centrale fino alle mete del Nord Europa, passando attraverso la Libia e l’Italia. A Tripoli Medhane poteva contare sulla protezione di agenti della polizia locale, che permettevano il traffico grazie anche alla corruzione: a volte perfino la liberazione dei migranti arrestati dalle autorità libiche, scarcerati dietro compenso pagato dagli stessi trafficanti, in modo che potessero continuare il loro viaggio. Gli investigatori pensano che il trafficante abbia avuto anche complici in Italia che lo avrebbero aiutato a incassare una parte delle somme a lui dovute dai migranti.

Mered Medhanie comparirà già oggi di fronte al tribunale per rispondere delle accuse che gli sono state mosse.

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