Sud Sudan, Machar rientra a Juba. Si festeggia col wrestling

di Enrico Casale
lotta in sud sudan

lotta in sud sudanGli ultimi incontri ufficiali si erano tenuti qualche giorno prima dell’inizio della guerra civile nel 2013. In questi giorni, in occasione del rientro di Riek Machar a Juba, la capitale, del Sud Sudan, è stato organizzato un grande meeting di lotta come segno benaugurante per le sorti della guerra civile. Il conflitto è inziato il 15 dicembre 2013 dopo il fallito colpo di Stato ai danni del Presidente Salva Kiir, condotto dalle truppe fedeli a Machar, ex Vicepresidente deposto pochi mesi prima. I combattimenti sono infuriati in tutto il territorio nazionale in un conflitto che si è trasformato in uno scontro tra le etnie del Presidente e del generale ribelle, rispettivamente i dinka e i nuer.  Lo scontro ha causato una delle più gravi emergenze umanitarie al mondo con 2,3 milioni di persone costrette ad abbandonare le loro case, di cui 650mila hanno attraverso i confini, diventando rifugiati, e 1,65 milioni sono sfollati interni. Difficile fare il conto delle vittime che ammontano a decine di migliaia.

riek macharIl Sud Sudan, la nazione più giovane al mondo essendo nata nel 2011, non ha mai avuto pace. Prima la crisi petrolifera con il vicino Sudan, poi la guerra civile hanno messo in ginocchio l’economia di uno dei Paesi più fragili al mondo, le cui entrate si basano per il 98% sulla vendita del greggio estratto dai pozzi nel Nord, portando carestie ed epidemie. La scorsa estate Kirr e Machar hanno firmato un accordo di pace che prevede il rientro a Juba, la capitale dello Stato, di Machar e il suo reintegro nella carica di Vicepresidente.

Questo rientro, inizialmente previsto per ieri 18 aprile, è stato rimandato a oggi, 19 aprile. Il suo ritorno è salutato con gioia dalla popolazione. E il torneo di wrestling, organizzato sotto l’egida dell’Us Agency for International Development è proprio una dimostrazione di giubilo. Il wrestling è una disciplina molto seguita nel Paese. Si combatte in tutte le comunità etniche del Paese e, negli anni, si è diffuso ulteriormente.

Salva Kiir«Quindi – ha spiegato Peter Biar Ajak, organizzatore locale del torneo – questo momento è perfetto per organizzare un torneo perché così, oltre all’evento sportivo, possiamo festeggiare l’arrivo di Riek Machar e il ritorno della pace nel Paese. Lo sport diventa quindi un simbolo di concordia nazionale e di ritorno alla pace».

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