Onu: «In Africa il 60% dei bambini vive in povertà»

di Enrico Casale

Alla fine, a pagare sono sempre loro, i bambini. Secondo un rapporto delle Nazioni Unite, 300 milioni di bambini africani sono poveri. Cioè i due terzi dei piccoli del continente, il 43% di tutti i bambini poveri del mondo.

«Queste cifre sono preoccupanti – commentano i funzionari dell’Onu -. In Africa e in Asia meridionale, l’incidenza della povertà tra i bambini è rispettivamente del 66% e del 50%, molto più elevata di qualsiasi altra parte del globo».

In 39 Paesi dell’Africa subsahariana, i ragazzi con meno di 18 anni sono il gruppo sociale più numeroso tra i poveri. La condizione peggiore è quella vissuta dai bambini con meno di 9 anni. In Sud Sudan, Niger e Etiopia, almeno nove bambini su dieci sono poveri.

Questi risultati si aggiungono a quelli forniti dal Fondo dei bambini della Banca Mondiale, pubblicata nell’ottobre dello scorso anno, che ha mostrato come l’Africa subsahariana non solo ha il maggior numero di bambini che vivono in povertà (49%), ma ospita anche la maggiore quota di bambini estremamente poveri (51%).

«I bambini – ha affermato il vicedirettore esecutivo di Unicef, Justin Forsyth – hanno il doppio di probabilità di un adulto di vivere in povertà estrema, ma hanno meno strumenti di un adulto per affrontare la povertà a causa delle malattie, della mortalità infantile e del carente sviluppo nella prima infanzia».

L’Onu si è posto come obiettivo prioritario l’eliminazione della povertà in tutte le sue forme da raggiungere entro il 2030. Secondo le Nazioni Unite, una persona su cinque nelle regioni in via di sviluppo vive ancora con meno di 1,25 dollari al giorno. La strada è quindi ancora molto lunga.

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