Mozambico: Ilha, gioiello coloniale

di AFRICA

Estrema propaggine meridionale del mondo swahili, lunga poco più di due chilometri e larga appena 600 metri, Ilha – Isola – de Moçambique è un’affascinante “macchina del tempo” posteggiata sulla costa settentrionale del Mozambico. Un luogo intriso di storia. Vasco de Gama giunse qui nel 1498 e vi fondò una base commerciale sulla rotta per l’India. Ben presto il porto divenne uno snodo strategico per i trafficanti di oro, avorio, corni di rinoceronte e schiavi. I portoghesi ne fecero la capitale della loro colonia. Il declino cominciò con l’apertura del Canale di Suez, 1871, che dirottò le navi europee dirette in Oriente, affossando l’economia locale.

Ilha de Moçambique (4)

Oggi i suoi vicoli sabbiosi avvolti nel silenzio e gli antichi palazzi color pastello le conferiscono un fascino decadente e magico. L’isola va visitata a piedi, cercando gli edifici di maggior pregio storico e artistico, dichiarati dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità: la fortezza di São Sebastião, il palazzo e la cappella di São Paulo (ospitano un bel museo), la vecchia Chiesa della Misericordia (al cui interno si trova un crocifisso in arte makonde) e la cappella di Nossa Senhora do Baluarte, che è tuttora il più antico edificio eretto (nel 1522) da europei nell’emisfero australe.

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Ilha de Moçambique è collegata alla terraferma da un ponte lungo 3 chilometri. Si raggiunge in due ore d’auto dall’aeroporto di Nampula (voli da Maputo, Nairobi, Dar es Salaam e Johannesburg). La cucina locale è a base di pesce e crostacei alla griglia con riso speziato. Per dormire, segnaliamo O Escondidinho, un’antica casa coloniale trasformata in residenza turistica, di grande fascino, gestita da un architetto italiano.

(Marco Trovato)

Ilha de Moçambique (2)

Ilha de Moçambique (1)

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