Mercanti di uomini, di Loretta Napoleoni

di AFRICA
Mercanti di uomini copia

Cocaina, sequestri di persona, traffico di migranti. Una triade sciagurata che è figlia (nelle proporzioni che ha acquisito) della globalizzazione selvaggia ed è l’onda lunga dell’11 Settembre (o meglio, della «guerra al terrore» conseguitane). Un libro doloroso a leggersi, ma necessario, per la mole di informazioni in buona parte inedite. Tante le testimonianze raccolte e citate, ma, com’è nella tempra dell’autrice, non per fermarsi alla descrizione bensì per addentrarsi nell’analisi e mostrare le interrelazioni. Un libro che la scrittrice stessa, pur esperta riconosciuta nella materia, confessa essere stato per lei «un viaggio così difficile».

Il volume si apre con un capitolo in cui «il negoziatore», tenuto anonimo, svela parte dei meccanismi con cui vengono condotte le trattative per il rilascio di ostaggi: «E alla fine, qualunque cosa tu faccia, non vinci mai. Perché hai dovuto assegnare un valore monetario a una vita umana». Che la Guinea-Bissau fosse diventata in breve tempo un narco-Stato, è risaputo; Napoleoni mostra perché. E da lì, via Mali, verso la Libia e l’Europa. E in Africa occidentale si agita una pletora di gruppi jihadisti, più o meno convinti o solamente (più spesso) criminali, che ha in Ghat un epicentro. Ghat dove furono rapiti anche due tecnici italiani; ma il business degli idrocarburi ben vale – per le aziende e, strategicamente, per lo Stato italiano – che si corra qualche rischio. Tra cui dover pagare per il riscatto. E l’Italia paga sempre e bene, alimentando così in una spirale perfetta il business dei sequestri, che ha fatto da «capitale d’avviamento» a quello ancora più redditizio del traffico di migranti.

L’autrice naturalmente sposta il suo fascio di luce su altre aree calde, come la Somalia (pirateria e dopo, e le migrazioni verso lo Yemen) nonché Iraq, Siria e Afghanistan. E nella sua analisi decide di non prendere le parti sic et simpliciter dei sequestrati, turisti, giornalisti o cooperanti che siano. Ci sono ingenuità e romanticismi non più sopportabili. Lo straniero è, in tante situazioni, un obiettivo ancor prima che metta piede nell’area a rischio: per i soldi che può far guadagnare, in ogni caso, ma anche perché sulla sua testa può essere giocata una partita “diplomatica”. E un avviso ai connazionali che fremono per la sua sorte: inscenare grandi campagne pubbliche di solidarietà può ottenere l’effetto indesiderato. È un indizio per i sequestratori del valore di quell’ostaggio, e alzeranno la posta (e dunque allungheranno i tempi per il rilascio).

Un libro che andrebbe sicuramente letto da turisti, giornalisti e operatori (e rispettive associazioni) prima di recarsi in aree sensibili. E da tutti noi, che di questi temi difficilmente riusciamo a farci una visione adeguata.

Rizzoli, 2017, pp. 352, € 18,50

(Pier Maria Mazzola)

Mercanti di uomini, di Loretta Napoleoni

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