Mediterraneo – Sui gommoni migranti musulmani contro cristiani

di Enrico Casale
immigrati in mare

Sarebbero 12 le persone gettate in mare da un gommone carico di migranti che dalla Libia stava raggiungendo le coste siciliane durante una lite tra musulmani e cristiani. La polizia ha fermato 15 persone indagate per omicidio plurimo che sarebbero state riconosciute dagli altri migranti.
I fermati sono di nazionalità ivoriana, malese e senegalese, e sono accusati di omicidio plurimo, aggravato dall’odio religioso. Le indagini della Squadra Mobile palermitana sono cominciate dopo le testimonianze di una decina di naufraghi nigeriani e ghanesi, sbarcati al porto di Palermo, a bordo della nave ‘Ellensborg’, ieri. I testimoni, piangendo, hanno raccontato di essere superstiti di uno scontro religioso scaturito dall’odio di un gruppo di musulmani verso i cristiani.
I migranti hanno raccontato di essersi imbarcati il 14 aprile su un gommone, partito dalle coste libiche con 105 persone, in prevalenza senegalesi ed ivoriani. Durante la traversata, nigeriani e ghanesi, in minoranza, sarebbero stati minacciati di essere abbandonati in acqua perché cristiani, da una quindicina di passeggeri, di nazionalità ivoriana, senegalese, maliana e della Guinea Bissau. Dalle minacce i musulmani sarebbero passati all’azione gettando in acqua dodici tra nigeriani e ghanesi. La polizia dice che i “superstiti si sarebbero salvati soltanto perché oppostisi strenuamente al tentativo di annegamento, in alcune casi formando anche una vera e propria catena umana”. (17/04/2015 Fonte: ANSAmed).

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