Marocco – Un caso di poligamia scuote il Governo

di Enrico Casale
Poligamia Marocco

C’è una storia tutta rosa che condiziona la vita parlamentare del Marocco. Una vicenda di poligamia che sembra d’altri tempi, giocata però da protagonisti di oggi e che si riflette sul Marocco moderno. Habib Choubani, 52 anni, chimico, ex insegnante di liceo, ministro incaricato per le relazioni con la società civile sta per dimettersi. Innamoratosi di una collega, Soumia Benkhaldoun, 52 anni, ingegnere e docente universitaria, che ha l’incarico governativo per il ministero dell’Insegnamento superiore, si è presentato da lei, accompagnato dalla prima moglie, per chiederne ufficialmente la mano. “Vuoi diventare la mia seconda moglie?”. E quella ha accettato. L’islam concede fino a un massimo di quattro mogli, sempre che la prima sia d’accordo e sempre che ci sia la benedizione della madre di lui. I pettegolezzi sulla relazione tra i due ministri girano da un po’, ma sono aumentati dopo il divorzio che la Benkhaldoun ha ottenuto un anno fa, dopo 30 anni di matrimonio. E forse stanco delle chiacchiere, quando si è diffusa la notizia della richiesta di matrimonio, il ministro Choubani ha attaccato i giornalisti invitandoli ad occuparsi di cose più serie. La storia d’amore tra i due ministri del partito della Giustizia e dello Sviluppo, islamico e conservatore, lo stesso del capo del governo Benkirane, è stata a lungo osteggiata in seno al parlamento. Persino Benkirane ha fatto di tutto per evitare che i due finissero nelle stesse commissioni. L’amore ha vinto e lo scandalo è stato servito su un piatto d’argento.
“Quel politico che insidia la collega, minaccia l’unità della famiglia marocchina”, è l’accusa. Il Marocco è diviso tra i sostenitori della nuova coppia, che fanno appello al rispetto della vita privata, e i detrattori, convinti che dopo tutti quegli anni di matrimonio, quando si è già nonne, come nel caso di Soumia Benkhaldoun, il divorzio non si debba prendere neppure in considerazione. Secondo caso di poligamia nella compagine governativa – c’è anche il ministro della giustizia Mustapha Ramid che ha due mogli – la vicenda Choubani-Benkhaldoun appassiona l’opinione pubblica. Sui giornali scandalistici la curiosità è tanta: la nuova coppia dividerà la stessa casa con la prima moglie? I paragoni con politici e capi di governo stranieri si sprecano.
Facile quello con Francois Hollande e la sua storia con l’attrice Julie Gayet. Dissolutezza, poligamia o ipocrisia? Chiedono gli instant poll della cronaca rosa. Ora, l’epilogo, con le ultime voci che danno per imminente le dimissioni di Choubani, pronto a fare un passo indietro per salvare il partito e l’amore. (23/04/2015 Fonte: Ansamed)

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