Marocco a dicembre entra in funzione il mega impianto solare di Ouarzazate

di Enrico Casale

impianto solare termicoSarà inaugurato il mese prossimo il mega impianto solare di Ouarzazate. Quando entrerà in funzione sarà la più grande struttura di questo tipo al mondo e fornirà energia elettrica alla popolazione di una media cittadina. Lo sfruttamento del calore non avverrà attraverso pannelli solari fotovoltaici, ma grazie a un impianto solare termico. Questo sfrutta specchi concavi che indirizzano i raggi del sole in un punto nel quale passa un tubo. All’interno di esso scorre un liquido che, scaldandosi, muove una turbina che produce energia elettrica. Inizialmente fornirà corrente per il periodo di irraggiamento solare e per tre ore la notte. Quando sarà a regime, si prevede produrrà 20 ore su 24. Gli specchi copriranno un’area pari a 35 campi di calcio in una zona desertica, pressoché disabitata, ai margini della catena montuosa dell’Atlante.

La realizzazione di questo impianto fa parte di un piano energetico voluto da re Mohammed VI per sganciare il Marocco dalla dipendenza dalle fonti fossili e far diventare il Paese un polo di produzione di energia pulita. L’obiettivo di Rabat è di produrre almeno il 42% del proprio fabbisogno energetico da fonti rinnovabili entro il 2020 riducendo del 32% le emissioni di anidride carbonica nei prossimi 15 anni.

Il Marocco può sfruttare non solo il calore del sole, ma anche l’energia idroelettrica delle montagne e quella eolica sulle coste dell’Atlantico. «Siamo convinti – ha detto Hakima el Haite, ministro dell’Ambiente – che il cambiamento climatico e il progressivo riscaldamento siano opportunità per il nostro Paese». E, se attualmente il Marocco importa elettricità dalla Spagna, quando il programma di sfruttamento delle risorse rinnovabili entrerà a regime, Rabat sarà in grado di diventare autosufficiente e, molto probabilmente, potrebbe anche esportare energia verso l’Europa. «Se il Marocco sarà in grado di generare energia elettrica a sette, otto centesimi per kilowatt, che è molto probabile – spiega Paddy Padmanathan, tecnico della nuova centrale di Ouarzazate -, avrà migliaia di megawatt in eccesso. E ciò gli permetterà di esportare in Europa. E lo farà perché l’Europa inizierà ad averne bisogno».

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