Libia – Il Governo di Tripoli dice «no» ai colloqui di pace

di Enrico Casale
miliziani libici

Il Congresso generale nazionale (Cgn) di Tripoli ha annunciato che non prenderà parte ai colloqui previsti a Shikrat, in Marocco sotto l’egida delle Nazioni Unite. Una doccia fredda che arriva dopo gli ammonimenti del Consiglio di Sicurezza che ieri aveva esortato i rappresentanti delle varie fazioni libiche, ad accettare un accordo per la creazione di un governo di unità nazionale, pena sanzioni “a chiunque ostacoli il piano di pace”.
“Le modifiche introdotte nel testo ultimo presentato dalle Nazioni Unite non includono le nostre proposte” ha precisato il parlamento di Tripoli in un breve comunicato, chiarendo di voler discutere “un nuovo progetto”.
La Libia ha due governi e due parlamenti: Tripoli, in mano alla coalizione di gruppi islamisti riuniti intorno ad Alba Libica (Fajr Libya) e le autorità riconosciute a livello internazionale che attualmente hanno sede a Tobruk, nella zona orientale del paese.
Una nuova tornata di colloqui tra le fazioni in lotta è in corso nella città costiera marocchina di Skhirat dallo scorso 26 giugno. Sono trascorse quasi tre settimane da quando l’inviato delle Nazioni Unite in Libia Bernardino Leon ha consegnato loro un progetto di pace definitivo che tuttavia entrambe le parti rifiutano di firmare.
(02/07/2015 Fonte: Misna)

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