Lab Dakar, il riscatto passa dalle t-shirt

di Enrico Casale
Maglietta Dakar

La moda come strumento di emancipazione delle donne della periferia di Dakar (Senegal). È il progetto Lab Dakar, nato da un’idea di Sara Meucci, esperta di moda, e Giulio Vismara, analista economico nel settore fashion, e sostenuto da Sunugal, Ong italosenegalese, e Ipsia, Ong internazionale delle Acli.

Il progetto consiste nella produzione di una collezione di sei tipi diversi di magliette tra loro coordinate. Capi che mescolano tagli tipicamente occidentali, come le t-shirt, a inserti di tessuto e altri dettagli appartenenti alla cultura senegalese.

A realizzare queste magliette sarà la cooperativa Gis Gis, realtà costituita a Sam Notaire, sobborgo di Dakar. Il quartiere è povero e degradato e le ragazze hanno rare opportunità di formazione ed emancipazione. Così, attraverso la realizzazione delle magliette, la cooperativa offre loro la possibilità di imparare l’arte del disegno e quella del taglio-e-cucito. Abilità in grado di garantire alle donne un futuro professionale più stabile e, quindi, entrare più certe.

«Lab Dakar – osservano gli organizzatori – ha anche una valenza interculturale. La moda infatti non è vista come strumento di profitto, ma come un mezzo di sviluppo e integrazione, per poter raccontare a un pubblico vasto di consumatori la propria cultura. Le magliette non sono infatti pensate per un pubblico di nicchia, ma per incontrare i gusti di un qualsiasi giovane alla moda sul mercato italiano, coniugando attrattività e multiculturalità del prodotto a un prezzo accessibile e competitivo (tra i 25 e i 30 euro)».

Il primo laboratorio con le ragazze della cooperativa si è svolto a marzo. In quell’occasione sono stati definiti i tessuti da utilizzare e i modelli da realizzare. Ad agosto, le ragazze di Sam Notaire inizieranno poi a lavorare alla realizzazione e alla confezione dei capi.

Ma chi finanzia le attività? Nelle intenzioni degli organizzatori, Lab Dakar dovrà essere un progetto in grado di autosostenersi. Per far partire le attività, lunedì 19 giugno è stata così avviata una prevendita delle t-shirt su una piattaforma di crowfunding (che durerà fino al 7 luglio). Con i proventi ottenuti il progetto potrà così prendere il via. Nei mesi prossimi, però, la cooperativa dovrà, gradualmente, diventare indipendente cercando di sfruttare i canali commerciali locali ed esteri per riuscire a vendere i propri prodotti.

«La moda – osservano gli organizzatori – spesso sfrutta la manodopera a basso costo dei Paesi del Sud del mondo. Noi, al contrario, crediamo che possa essere un’opportunità di sviluppo e un mezzo di scambio tra culture diverse».

Info – Web: www.lab-dakar.com, mail: info@lab-dakar.com

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