La dolce alleanza tra Costa d’Avorio e Ghana

di Enrico Casale
cacao

Sarà l’alleanza più dolce che ci sia. Costa d’Avorio e Ghana hanno deciso di aumentare la cooperazione sul mercato del cacao, coordinando in modo più puntuale le rispettive strategie di produzione. I due Paesi dell’Africa occidentale sono i maggior produttori mondiali di cacao. Insieme controllano circa il 60% dell’offerta, ma entrambi soffrono perché la golosa materia prima è soggetta a una forte volatilità dei prezzi, tanto che, in meno di un anno, ha perso un terzo del suo valore. Questo brusco calo ha inciso pesantemente sul bilancio di entrambi i Paesi, al punto che la Costa d’Avorio è stata costretta ad abbassare il prezzo garantito ai produttori, portandolo da 1,100 (1,6 euro) a 700 franchi Cfa per chilogrammo, il più grande calo dal 2012.

«È diventato indispensabile per i nostri Paesi a prendere decisioni comuni su produzione e stabilità dei prezzi», ha dichiarato Massandjé Toure Litse, direttore esecutivo del Consiglio del caffè e cacao ivoriano, dopo un incontro ad Abidjan con il suo omologo del Ghana, Joseph Boahen Aidoo, direttore generale Cocobod (Ghana Cocoa Board).

L’incontro è stato benedetto da Alassane Ouattara e Nana Akufo-Addo, i capi di Stato rispettivamente di Costa d’Avorio e Ghana. «L’alleanza è fortemente voluta dai vertici dei nostri Paesi – ha continuato Massandjé Toure Litse -. I Presidenti hanno dato istruzioni molto chiare in proposito: le nazioni leader del settore del cacao nel mondo possono e devono parlare con una sola voce in tutto il mondo e in ogni momento».

Questa intesa cade in un momento particolare. L’Organizzazione internazionale del cacao (International Cocoa Organization), che dal 1973 ha sempre avuto sede a Londra, ha deciso di trasferire i suoi uffici in Africa e, dal 25 aprile, aprirà la sua rappresentanza ad Abidjan, capitale ivoriana, che diventerà anche la capitale del cacao.

In questo contesto, i due Paesi terranno frequenti riunioni e daranno vita a un comitato tecnico congiunto per analizzare le migliori strategie di produzione e garantire che i prezzi siano abbastanza alti da permettere ai coltivatori di continuare la produzione senza rimetterci. Così il cacao amaro potrà diventare dolcissimo.

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