Etiopia, il governo mantiene la parola… ma a metà

di Enrico Casale
proteste degli oromo in etiopia

L’Etiopia ha liberato questa mattina 528 detenuti. Aveva annunciato nei giorni scorsi un programma finalizzato alla creazione di un clima politico favorevole al dialogo e alla sensibilizzazione della popolazione che prevedeva la liberazione di tutti i detenuti politici. I prigionieri sono stati liberati con l’archiviazione dei procedimenti a loro carico e con un provvedimento di amnistia. Non si tratta però di tutti i detenuti politici, come era stato annunciato. Nelle prigioni rimangono ancora decine di oppositori. Tra i liberati c’è qualche leader dei partiti di opposizione (tra i quali Merera Gudina, leader del Congresso federalista Oromo), ma i principali rimangono in carcere.

In Etiopia da quando con la lotta di liberazione è stato mandato in esilio il dittatore Menghistu Hailé Mariam, il potere politico è stato occupato dai membri dell’etnia tigrina. Da sempre oromo e amhara, le altre due importanti etnie del Paese, protestano e chiedono una divisione del potere che, nonostante le liberazioni (seppure parziali) il governo non sembra avere in programma.

(Raffaele Masto – Buongiorno Africa)

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