Etiopia – Caritas e Sant’Egidio insieme per aprire un corridoio umanitario verso l’Italia

di Enrico Casale
migranti

In questi giorni si sta svolgendo ad Addis Abeba una missione operativa congiunta di Caritas Italiana e Comunità di Sant’Egidio per aprire il primo corridoio umanitario dall’Africa, secondo il protocollo siglato a Roma il 12 gennaio 2017. Il Protocollo di intesa con lo Stato italiano, promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana – che agisce attraverso Caritas Italiana e Fondazione Migrantes – e dalla Comunità di Sant’Egidio, è finanziato con fondi Cei 8×1000 e prevede il trasferimento dai campi etiopici di 500 profughi eritrei, somali e sudsudanesi in due anni.
Secondo il comunicato inviato all’Agenzia Fides dalla Conferenza Episcopale Italiana, il vice ministro degli Esteri etiope, signora Hirut Zemene, incontrando la delegazione italiana, ha sottolineato la generosità di questa operazione umanitaria rivolta alle persone più vulnerabili e la rilevanza dell’impegno dell’Italia e della sua società civile verso i migranti in questo periodo particolarmente complesso. Grande soddisfazione è stata espressa dall’Arcivescovo metropolita di Addis Abeba e Presidente della Conferenza episcopale di Etiopia ed Eritrea S.Em. Card. Berhaneyesus Souraphiel e da Caritas Etiopia.
Le agenzie Onu impegnate per i rifugiati, hanno offerto piena collaborazione, come l’ARRA, l’agenzia di Stato che si occupa degli oltre 850.000 rifugiati presenti in Etiopia, La missione prosegue in questi giorni con una prima ricognizione nei campi in Tigrai, al confine con l’Eritrea, facilitata dalla Ong Gandhi Charity.
(21/04/2017 Fonte: Fides)

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