Egitto, tornano i turisti. Ma low cost

di Enrico Casale
Egitto, turismo

In Egitto, il turismo si sta lentamente riprendendo grazie a una politica di forte contenimento dei prezzi. A confermarlo sono le statistiche sui flussi turistici verso l’Egitto che mettono in evidenza l’importanza dei voli low cost e charter nella crescita dei visitatori.

Il turismo, una delle più importanti voci dell’economia egiziana, ha conosciuto un progressivo ridimensionamento a partire dal 2011. L’instabilità politica determinata dalle Primavere arabe e, successivamente, gli attentati terroristici (soprattutto nella penisola del Sinai) hanno tenuto lontani i visitatori, soprattutto quelli provenienti dall’Europa.

Per rilanciare il settore, l’autorità per il turismo egiziana ha elaborato un programma di sussidi agli operatori. A fine ottobre, fanno sapere i funzionari dell’autorità, Air Cairo dovrebbe aprire la prima tratta Milano Malpensa-Sharm el Sheikh. Il vettore di proprietà di Egyptair, National Bank of Egypt e Banque Misr – che opera collegamenti settimanali da Hurgada e Sharm El Sheikh con diverse città europee, quali Stoccarda, Hannover, Dusseldorf, Copenhagen, Oslo, Billund, Belgrado, Tbilisi e Praga – potrebbe così entrare sul mercato italiano. Un mercato, ricordano i funzionari, «per noi molto importante e su cui la nostra azione è a 360 gradi». Ed è un fatto che «oltre il 90% degli italiani che vanno in Egitto lo fanno con voli charter e ora anche con le low cost».

Si continua a lavorare anche proponendo pacchetti che prevedono il volo più l’albergo. Le due campagne di promozione lanciate a settembre 2016 e giugno 2017, hanno portato i turisti a tornare in Egitto. Gli ultimi dati relativi al solo mese di giugno parlano per l’Italia di 18mila presenze a giugno, contro gli oltre 89mila tedeschi e gli oltre 23mila statunitensi, su di un totale di arrivi complessivi che supera i 532mila visitatori.

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