Ecco l’accordo con la Libia sui migranti…

di Raffaele Masto
The Libyan Migrant Trap - Daniel Etter

Questa foto è stata scattata in un campo di detenzione (come chiamarlo altrimenti) per migranti i Libia. Si tratta di una foto da mostrare a quanti plaudono all’accordo tra Italia e Libia sull’immigrazione. Un accordo simile a quello con la Turchia.

Praticamente si chiede di far soffrire, di far subire violazioni, magari anche di uccidere, o di estorcere soldi ai migranti lontano dai nostri confini. Lontano dalle macchine fotografiche dei giornalisti, lontano da chi può raccontare cosa succede.

The Libyan Migrant Trap - Daniel Etter

© Daniel Etter – The Libyan Migrant Trap
Contemporary Issues, third prize singles – World Press Photo 2017

Insomma un accordo vigliacco, senza nessuna lungimiranza politica, una toppa già sfilacciata su un buco che tornerà ad essere quello che è. Ancora di più perchè l’intesa è con un personaggio, il premier di Tripoli al Sarraj, che è un fantoccio messo in quel ruolo proprio per questo. Con Gheddafi lo facevamo già e film come “Mare Chiuso” e altri reportage giornalistici svelarono al mondo ciò che succedeva. Ora non abbiamo bisogno nè di film nè di reportage. Sappiamo già tutto.

La questione migranti si risolve solo con una seria politica di accoglienza. Non ci invaderanno, i numeri non sono quelli di un invasione. Nel passato, all’inizio del secolo scorso, noi italiani abbiamo mandato in giro per il mondo 30 milioni di migranti (un’enormità rispetto ai 170 mila migranti medi che arrivano in Italia ogni anno dal Mediterraneo). Corridoi umanitari, salvataggi organizzati in mare e Europa aperta, su tutte le frontiere. I migranti andranno dove c’è lavoro, come hanno sempre fatto anche quando, diversi anni fa, i numeri degli sbarchi erano simili a quelli di questi giorni.

(Raffaele Masto – Buongiorno Africa)

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