Corea del Nord e Africa, attenti a quei due

di Enrico Casale
Kim Jong Un

L’Asia è il fronte sul quale combatte la sua guerra, ma l’Africa è la retrovia nella quale costruisce armi e relazioni diplomatiche. In silenzio, nonostante le sanzioni, la Corea del Nord ha creato una rete di collaborazioni industriali e politiche nel continente africano. Un network sul quale acceso un riflettore un rapporto pubblicato dall’Onu nel 2016 e che, nel momento in cui il confronto fra Pyongyang e le principali potenze mondiali sta diventando sempre più acceso, è ritornato a galla.

Secondo le Nazioni Unite, la Corea del Nord disponeva in Africa di almeno 54 impianti per la produzione di armi e ha iniziato a vendere le tecnologie di produzione degli armamenti dal 1996.

La base principale è in Namibia dove funzionari statali di Windhoek hanno ammesso, sotto anonimato, l’esistenza di società nordcoreane nel Paese e un numero significativo di progetti, compresa la costruzione di un impianto per la produzione di munizioni a Windhoek. La società si chiama Mansudae Overseas Project Group e ha finanziato anche la costruzione di una scuola militare per il ministero della Difesa della Namibia. Secondo i funzionari Onu, lavoratori nordcoreani sarebbero stati coinvolti anche nella costruzione di una base militare a Suider Hof, nei pressi di Windhoek. Tutto ciò in dispregio dell’embargo contro Pyongyang che vieta espressamente la costruzione di fabbriche di armi e basi militari.

La Namibia non è la sola a sfruttare la collaborazione nordcoreana. La Repubblica democratica del Congo avrebbe chiesto la collaborazione di Pyongyang per la costruzione di una fabbrica di munizioni nella città di Likasi. L’Etiopia conterebbe sull’assistenza a lungo termine per la manutenzione e le forniture di munizioni e pezzi di ricambio per carri armati e armamenti obsoleti. Anche la Tanzania inviterebbe periodicamente i tecnici militari della Corea del Nord per la modernizzazione dei caccia (anche se ora li avrebbe espulsi dal Paese). La Corea del Nord venderebbe munizioni anche all’Egitto.

Nel rapporto Onu si rileva anche il contributo degli istruttori nordcoreani nell’addestramento di poliziotti e paramilitari in Uganda, Tanzania, Zimbabwe (Mugabe ha una storica alleanza con la Corea del Nord). In passato, la Nigeria ha inviato i suoi militari in Corea del Nord pagando Pyongyang per prender parte a seminari sulla scorte, mentre le forze armate della Repubblica Democratica del Congo da molto tempo ricevono l’addestramento dai nordcoreani.

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