Botswana – Un giudice boccia una legge anti gay

di Enrico Casale
gay in africa

La Corte d’Appello del Botswana ha respinto un tentativo da parte del Governo di vietare un gruppo di lobby diritti dei gay. Per gli omosessuali africani è una delle rare vittorie in un continente dove l’omosessualità è vista con sospetto se non con intolleranza.

Il Presidente della Corte d’Appello, il giudice Ian Kirby, ha confermato una sentenza emessa nel 2014 da tribunale di grado inferiore che permette a lesbiche, gay e bisessuali del Botswana di registrare le proprie associazioni e organizzare campagne per i cambiamenti nella legislazione anti-gay.

«È chiaro che la decisione del Governo interferisce con il diritto  fondamentale di formare un’associazione per proteggere e promuovere i loro interessi», ha detto Kirby.

La sentenza è una sfida al programma anti-gay perseguito dal Governo del presidente Ian Khama in Botswana. Nonostante questa vittoria gli atti omosessuali rimangono comunque illegali.

Il Governo di Khama ha rifiutato di distribuire preservativi in ​​carcere, citando i rischi di aumento di atti omosessuali, una mossa fortemente contrastata dalla società civile perché il Paese ha uno dei più alti tassi al mondo di infezione da Hiv/Aids. «C’è ancora molto da fare per assicurare la promozione e la protezione dei diritti umani delle persone Lgbt», ha detto Cindy Kelemi, che attivista dell’Ong Bonela che si occupa dei diritti dei malati.

L’omosessualità rimane un tabù in molte società africane dove alcuni gruppi religiosi la ritengono una tendenza importata dall’Occidente. Quest’anno, la Nigeria ha approvato una legge anti-gay e l’Uganda sta discutendo una legislazione simile.
(16/03/2016 Fonte: Reuters)

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