Alle donne africane piace la politica. Alle ruandesi anche di più

di Enrico Casale
parlamentari ruandesi

Le donne ruandesi dominano in Parlamento. La piccola nazione dell’Africa orientale ha 49 parlamentari alla Camera dei deputati (su 80 seggi) e 10 al Senato (su 26 seggi). Secondo le Nazioni Unite, ciò fa del Ruanda lo Stato che al mondo ha la maggior rappresentanza femminile in Parlamento seguito da Bolivia, Cuba e Islanda.

Il Ruanda non è infatti un caso isolato. Alle donne africane piace però la politica. Secondo la speciale classifica dell’Onu, tra i primi venti Paesi ci sono anche Senegal, Sudafrica, Namibia, Mozambico, Etiopia e Angola, rispettivamente al 7, 9, 12, 13, 17 e 19 posto.

L’Africa ben figura anche nella classifica che, oltre alla rappresentanza in Parlamento, tiene conto della presenza di donne nei governi. Anche in questo caso è il Ruanda ad avere la posizione migliore (7°) tra i Paesi africani con 9 donne che occupano 19 posizioni ministeriali. Il Ruanda è seguito da Sudafrica, Uganda, Zambia e Mauritania, rispettivamente rispettivamente al 9, 19, 23 e 27 posto.

«L’edizione 2017 della classifica – spiegano i responsabili delle Nazioni Unite – mostra una lieve calo a livello mondiale del numero donne capo di Stato o capo del governo rispetto al 2015 (da 19 a 17). Tuttavia, i dati evidenziano un significativo aumento del numero di Paesi con una donna capo di Stato e di governo rispetto al 2005 (da 8 a 17), anno in cui, per la prima volta, è stata stilata la classifica».

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