Mahrez, la stella francoalgerina che illumina il Leicester City

di Enrico Casale
Maherz

Maherz e RanieriNel Leicester City, la squadra rivelazione del campionato di calcio britannico, brilla una stella nordafricana. Si chiama Riyad Mahrez ed è anche grazie ai suoi gol che la piccola Cenerentola del football anglosassone si è trasformata in Regina della Premier League, mettendo in fila squadre blasonate come Arsenal, Manchester City, Tottenham, Manchester United.

In realtà, Mahrez è il frutto di almeno quattro culture diverse. Quella francese, perché è nato ed è cresciuto in Francia. Quella algerina del papà. Quella marocchina della mamma. Senza contare quella della Gran Bretagna che l’ha adottato come uomo e come calciatore. È quindi un vero prodotto dell’immigrazione maghrebina in Europa. Ha tre passaporti (algerino, marocchino e francese), ma ha scelto di militare nella nazionale algerina.

A 24 anni si è già tolto alcune soddisfazioni. Ha collezionato 127 presenze nei campionati francesi totalizzando 34 gol con la maglia del Le Havre. Ma è in Gran Bretagna che «esplode». Nel 2014, decide di firmare il contratto con il Leicester City, squadra non tra le più competitive del football britannico. Dopo sei mesi in Seconda divisione, debutta in Premier League. Il primo anno la squadra si piazza solo al 14° posto ma, quando ad agosto riparte il campionato, il Leichester, e con lui Mahrez, non sbaglia più un colpo. Guidato dal compassato mister italiano Claudio Ranieri, l’esterno di attacco inizia a fare gol a raffica. A novembre ha già segnato sette reti su dieci partite. Il 5 dicembre si permette una tripletta allo Swansea portando la squadra in testa alla classifica.

Il suo capolavoro è però la partita contro il Chelsea. Il suo gol e quello di Vardy affondano la squadra del ricco magnate russo Roman Abramovic e condannano all’esonero José Mourinho, il coach dei Blues. Ranieri, rivale di Mourinho fin dai tempi in cui era allenatore della Juventus e il portoghese dell’Inter, gliene è grato. E lo invita a non farsi attirare dalle sirene dei grandi club che iniziano a cercarlo. «Mahrez – dichiara il serio e compassato tecnico romano – non lo vendiamo, quindi non c’è prezzo. Ripeto, non lo venderemo ed è molto meglio se gli altri club nemmeno ce lo chiedono. Sto cercando di aiutarlo a diventare un giocatore completo. E sono convinto che possa crescere con questo team. In un club come il Leichester può giocare divertendosi, senza pressione. Sarebbe stupido sentire la pressione nella nostra squadra».

E Mahrez l’ha subito ripagato con una doppietta che, insieme alla rete di Okazaki, ha permesso al Leicester di battere l’Everton (a Liverpool) e di consolidare il primato in classifica. Il sogno continua.

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