25/08/14 – R.D. Congo – Nel nord-ovest governo conferma: “È Ebola”

di AFRICA

 

Le analisi eseguite dall’Istituto nazionale di ricerche biomediche (Inrb) hanno confermato la presenza della febbre emorragica di Ebola sul territorio congolese. I due casi accertati, su otto prelievi in esame, sono stati registrati a Djera, 25 km da Boende, nella provincia dell’Equateur, nel nord-ovest della Repubblica democratica del Congo. In quella zona remota, a 600 km da Mbandaka, la capitale regionale, e a più di 1200 km da Kinshasa, circa 75 persone hanno perso la vita nell’arco di un mese a causa di una “malattia di origine indeterminata”.

Ieri, al termine di una riunione urgente di gabinetto, il ministro della Sanità pubblica, Félix Kabange Numbi, ha confermato la presenza di Ebola nel paese, precisando, però, che “non c’è alcun collegamento con l’epidemia in atto in Africa occidentale”. L’Ebola è stato registrato per la prima volta nella storia dell’umanità proprio nella provincia dell’Equateur, nel 1976.

“Si tratta della settima manifestazione della malattia in Congo” ha aggiunto il ministro, annunciando la messa in stato di isolamento del distretto di Djera, la creazione di un centro di cura, di un laboratorio itinerante a Lokolia – epicentro della febbre emorragica – ma anche il divieto di caccia nella zona e l’istallazione di termometri laser in tutti i porti e aeroporti. Undici persone sono poste in isolamento sanitario e altri 80 presunti contagi sono stati identificati. In tutto tra 30.000 e 40.000 persone non possono lasciare la zona messa in quarantena, in un raggio di 100 km2.

Intanto in Sierra Leone è stato confermato il contagio, il primo in assoluto, di un esperto dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), un epidemiologo in prima linea nella lotta al virus dell’Ebola. L’esperto dell’Oms viene sottoposto a cure mediche e a breve potrebbe essere trasferito presso un altro centro sanitario. Ieri è stato rimpatriato e ricoverato al London Hospital il primo paziente britannico contagiato dall’Ebola in Sierra Leone.

Da venerdì scorso la Costa d’Avorio ha chiuso le sue frontiere con Liberia e Guinea. Il Camerun ha invece sospeso le importazioni di carni e animali “sensibili” al virus in provenienza dai paesi coinvolti nell’epidemia. – Misna

 

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