22/05/14 – Egitto – Medico a processo per mutilazioni genitali femminili, e’ prima volta

di AFRICA

 

Si apre oggi in Egitto, per la prima volta nel Paese, un processo a carico di un medico, Raslan Fadl, che nel giugno scorso causo’ la morte di una studentessa di 13 anni, Sohair al-Bata’a, mentre le praticava un intervento di mutilazione genitale femminile. Una pratica illegale dal 2008 in Egitto, ma largamente accettata. Anche il padre della vittima, Mohamed al-Bata’a, è imputato nello stesso procedimento come complice. Secondo gli attivisti si tratta di un passo in avanti per sradicare la pratica, ancora molto diffusa soprattutto nelle zone rurali e secondo la polizia impossibile da vietare.

Intanto Fadl, che ha sempre negato le accuse a suo carico, ha spiegato che Sohair è morta per una reazione allergica alla penicillina. ”Quale circoncisione? Non c’è stata alcuna circoncisione. E’ tutto un complotto di questi cani”, ha detto il medico accusando gli attivisti per i diritti umani. Ma la nonna della vittima ha ammesso che c’è stato un intervento di mutilazione genitale, anche se ha contestato la decisione di portare il caso in tribunale. ”Era il suo destino – ha detto – Cosa possiamo fare? Lo ha deciso Dio”. E nel villaggio resta alto il sostegno al medico, che è anche uno sheikh nella moschea locale.  – Adnkronos/

 

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