19/03/14 – Burundi – Oppositori arrestati, la procura chiede l’ergastolo

di AFRICA

 

Incriminati per “partecipazione a un movimento insurrezionale armato”, rischiano il carcere a vita 48 – tra cui cinque donne – dei 70 militanti arrestati del Movimento per la solidarietà e lo sviluppo (Msd), il partito di opposizione sospeso dalle autorità. A richiedere l’ergastolo è il sostituto procuratore Anastace Habonimana durante l’udienza pubblica di ieri, celebrata dinanzi la camera criminale della procura di Bujumbura. Un secondo gruppo costituito da 22 persone potrebbe essere condannato a 15 anni di prigione per aver tentato di partecipare alla manifestazione dello scorso 8 marzo.

In quell’occasione i militanti dell’Msd si erano scontrati con agenti di polizia intervenuti per disperdere un corteo, “non autorizzato” secondo il governo. Le forze di sicurezza avevano fatto irruzione nella sede del partito diretto dall’ex giornalista Alexis Sinduhije, uno dei più decisi oppositori al presidente Pierre Nkurunziza. Sinduhije, latitante, rischia anche lui l’ergastolo per “organizzazione di insurrezione armata”. Nei disordini di due settimane fa una ventina di militanti sono rimasti feriti, di cui alcuni con colpi d’arma da fuoco, e diversi poliziotti.

Il pubblico ministero ha inoltre  annunciato che due minorenni saranno giudicati a partire da oggi da una Corte speciale. Tre altri simpatizzanti dell’Msd sono stati invece rilasciati per insufficienza di prove. La prossima udienza è stata convocata per il 21 marzo.

In segno di protesta per “il mancato esercizio dei diritti fondamentali della difesa” alcuni avvocati assegnati d’ufficio si sono ritirati dalla corte. “Ci hanno fermato per strada e abbiamo dovuto venire qui per difendere gli imputati” ha riferito un gruppo di legali che si occuperanno di cinque casi, aggiungendo che “non abbiamo nemmeno avuto il tempo di leggere il fascicolo”. L’Associazione per la protezione dei prigionieri e dei diritti umani ha denunciato l’apertura di un “processo politico”, e “pene troppo severe” per i fatti giudicati, temendo che “l’esito sia già stato deciso”.

Il processo a carico dei militanti dell’Msd si svolge in un clima socio-politico estremamente teso nel paese dei Grandi Laghi, già teatro di un braccio di ferro istituzionale tra la maggioranza al potere e il principale partito di opposizione tutsi, l’Uprona. – Misna

 

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