17/09/14 – Africa – Bamako, giovani per la pace nel Sahel

di AFRICA

 

Trecento giovani africani provenienti da dieci paesi sono riuniti a Bamako per un vertice sul tema “pace e sicurezza nel Sahel”. L’iniziativa di tre giorni è organizzata dal Consiglio nazionale dei giovani del Mali (Cnj), con il sostegno della missione Onu nel paese e il think tank maliano ‘Forum di Bamako’. L’obiettivo è dare voce ai giovani africani e accogliere un loro contributo diretto come artefici di pace e crescita economica in una regione colpita da insicurezza, terrorismo ma anche disoccupazione e povertà.

Da ieri nella capitale del Mali giovani sudafricani, beninesi, burkinabé, centrafricani, ivoriani, gabonesi, marocchini, mauritani, nigeriani, senegalesi e tunisini si confrontano su problematiche e sfide comuni che ipotecano non solo il loro presente ma soprattutto il loro futuro.

“La gioventù africana è consapevole della propria forza e sa bene, nonostante la sua presunta inesperienza politica, che rappresenta una forza innovativa per lo sviluppo del continente. La gioventù non è più un peso ma una fortuna, un mare di risorse da valorizzare” ha dichiarato in apertura del forum il presidente maliano Ibrahim Boubacar Keita. Nel suo discorso il capo dello Stato ha invitato i paesi del Sahel, “che hanno un destino comune”, a “unire le proprie forze per far fronte alle crisi causate da banditi armati e narcotrafficanti che cercano di imporre a popoli pacifici un islam arcaico”.

Con un poema in lingua locale bambara, Mohamed Salia Touré, presidente del Cnj-Mali, ha sottolineato che “la pace è il bene più grande”, avvertendo che “solo insieme si possono realizzare grandi exploit e costruire i nostri paesi”.

In media in Africa i giovani rappresentano tra il 60 e il 75% della popolazione, ma sono i primi colpiti da fame, malattie, povertà, disoccupazione e mancanza di risorse pubbliche. “Il terrorismo, il crimine transfrontaliere strumentalizzano e si nascondono dietro la disoccupazione, la carenza o l’assenza di istruzione e formazione” ha invece denunciato Oscar Zoehinga, responsabile del Consiglio nazionale dei giovani del Burkina Faso. – Misna

 

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