08/01/14 – Israele – Continua la protesta dei migranti africani

di AFRICA

 

Più di 10.000 richiedenti asilo originari di diversi paesi africani hanno circondato il Parlamento a Gerusalemme, nel quarto giorno consecutivo di protesta contro la politica migratoria del governo israeliano. “La manifestazione di oggi, autorizzata dalle autorità, si è svolta nella calma. Numerosi agenti di polizia sono stati dispiegati per garantire l’ordine” ha dichiarato il portavoce della polizia, Micky Rosenfeld. Il presidente della Knesset, Yuli Edelstein, ha vietato l’ingresso nella sede di quattro rappresentanti dei migranti che erano stati invitati da alcuni deputati per partecipare ad un incontro. Il presidente del parlamento ha spiegato la sua decisione con la volontà di “evitare provocazioni suscettibili di degenerare in violenze”.

Lunedì i migranti africani hanno manifestato davanti alcune ambasciate occidentali a Tel Aviv mentre domenica in 30.000 si sono radunati in una piazza al centro di Tel Aviv per denunciare il rifiuto delle autorità di esaminare le loro domande di asilo ma anche le condizioni di detenzione di centinaia di persone. In una lettera aperta pubblicata oggi i manifestanti hanno chiesto al governo di aprire un “dialogo diretto”, sottolineando che “non siamo dei criminali ma una comunità di richiedenti asilo democratica, disciplinata e rispettosa della legge”. I rappresentanti dei migranti hanno annunciato che la protesta “andrà avanti fin quando la legge non sarà ritirata”. Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha invece replicato che “le proteste non serviranno a nulla”.

Lo scorso 10 dicembre il parlamento israeliano ha votato una legge che consente di trattenere in prigione fino a un anno tutti i migranti trovati senza un visto valido a durata indeterminata. Secondo le stime ufficiali in tutto 52.000 africani hanno raggiunto il paese clandestinamente. Una campagna lanciata da Israele nel 2012 ha portato all’espulsione di almeno 3920 persone. La rete elettronica costruita lungo i 230 km di confini porosi con l’Egitto avrebbe ridotto quasi a zero gli ingressi illegali dalla penisola del Sinai. Secondo l’Agenzia Onu per i Rifugiati (Acnur), dall’entrata in vigore della nuova legge un mese fa almeno 300 migranti sono stati arrestati. – Misna

 

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